Le novità al cinema

Settimana interessante in chiave uscite cinematografiche. In sala arriverà una scelta eterogenea di film italiani e stranieri che saranno in grado di soddisfare i palati degli estimatori più esigenti. Pur non essendo ancora a pieno regime, la settima arte prova a far fronte alla pandemia con produzioni indipendenti, dove la creatività sembra essere l’elemento predominante.

Lasciami andare

Giallo intimista del regista Stefano Mordini ha come protagonisti Stefano Accorsi e Valeria Golino. In una Venezia autunnale Marco e la sua compagna Anita stanno festeggiando la notizia di un bambino in arrivo. In passato l’uomo ha perso un figlio a causa di un incidente domestico. Dopo aver divorziato provando a rifarsi una vita, i fantasmi del passato tornano a trovarlo lasciando la coppia in preda all’ansia. Sulla loro strada dovranno fare i conti con Perla, la donna che vive nella vecchia casa di Marco, e una notizia sconvolgente. In una stanza della casa si avverte la presenza di un bimbo che pare essere ancora li. Per Marco sarà una corsa contro il tempo per svelare il mistero e proteggere la sua nuova famiglia. Presentato alla recente mostra del cinema di Venezia, il film ricorda molto lo stile terrificante ed essenziale di Pupi Avati.

Greenland

Torna l’asteroide che si schianta contro la terra provocando un disastro naturale. Questa volta è il povero Gerald Butler a dover salvare la famiglia ed eventualmente il pianeta. Catastrofico in stile anni 90 il film evita gli effetti speciali per parlare di sentimenti e umanità. Una pellicola poco comprensibile che spazia dalla distruzione delle città, alla politica stile “siamo tutti fratelli” . I disastri su celluloide dovevano finire con i Maya nel 2012 ma quando le idee latitano, tutto diventa maiale.

Divorzio a Las Vegas

Donna in carriera e scrittore fantasma si ritrovano a dover fare i conti con un peccato di gioventù. I due si erano sposati anni prima in un viaggio stile Erasmus per poi perdersi di vista. La regina si era dimenticata del nerd fino alla prima proposta di matrimonio seria. Una commedia che non disturba e non diverte (eccessivamente). L’equivoco fotocopia va bene e il viaggio dei due eroi riserva qualche sorriso.

Un divano a Tunisi

Selma si è laureata in psicologia a Parigi e per evitare di lavorare da Mc Donald decide di trasferirsi a Tunisi, città d’origine del padre. La missione della neo laureata è aprire uno studio tutto suo. Dotata di un forte senso di volontà, la donna dovrà scontrarsi contro una cultura diversa da quella europea pagandone dazio. Tradizioni e credenze sono difficili da scardinare e il gabinetto della dottoressa diventa preda di personaggi bizzarri. Il film è una commedia brillante, ben scritta in grado di giocare con i luoghi comuni facendo sorridere senza cadere nella retorica.