L’UAV Akinci identifica la fonte di calore sospettata essere il relitto dell’elicottero che trasportava il presidente iraniano Raisi e condivide le sue coordinate con le autorità iraniane. Secondo le emittenti del Paese non ci sono sopravvissuti a seguito dell’incidente che ha coinvolto l’elicottero in cui viaggiavano 9 persone tra cui il Presidente e il ministro degli Esteri
Non ci sono sopravvissuti nell’elicottero del presidente iraniano Ebrahim Raisi, precipitato ieri sulle montagne nel nord-ovest del paese mentre rientrava da un viaggio in Azerbaigian. A bordo dell’elicottero c’erano nove persone, tra cui il ministro degli Esteri Hossein Amir-Abdollahian. La morte di Raisi è stata annunciata dai media iraniani e dall’emittente Al Jazeera, ma non c’è ancora stata una proclamazione ufficiale da parte del governo. Tuttavia, le dichiarazioni della Mezzaluna Rossa non lasciano spazio a speranze. Le immagini del relitto mostrano intatta solo la coda dell’elicottero, mentre l’abitacolo è in frantumi e completamente bruciato. Dopo l’incidente, nella notte e nelle prime ore del mattino, sono iniziate le frenetiche ricerche da parte di oltre settanta squadre di soccorso, rese difficili dalle condizioni meteorologiche.
La zona del disastro è stata individuata grazie a un drone inviato dalla Turchia, che ha rilevato fonti di calore, permettendo così ai soccorritori di localizzare l’elicottero, da cui però non provenivano segni di vita. Tutti i paesi della regione hanno offerto solidarietà e assistenza. Su richiesta di Teheran, la Turchia ha inviato un elicottero dotato di visori notturni e 32 esperti in soccorso in alta quota. Offerte di aiuto sono arrivate anche da Emirati, Oman, India e persino dall’Arabia Saudita, storica rivale della Repubblica Islamica. La Russia ha inviato una squadra di 47 specialisti, veicoli fuoristrada e un elicottero BO-105.
Ebrahim Raisi era nato nel 1960 a Mashhad, città santa sciita nel nord-est del Paese, e si era laureato in diritto islamico all’Università Motahari di Teheran. Nel suo curriculum figurano la partecipazione alla rivoluzione khomeinista, la nomina a procuratore provinciale nel 1981, a Capo dell’Ufficio Nazionale di Ispezione nel 1994 e a Procuratore generale dal 2014 al 2016. È stato vice presidente della Corte Suprema dal 2004 al 2014 e presidente della stessa corte dal 2019 al 2021, quando è stato nominato presidente dell’Iran. Il vice presidente dell’Iran, Mohammad Mokhber, è il primo nella linea di successione dopo il presidente. Secondo la costituzione iraniana, in caso di morte o incapacità del presidente, il primo vicepresidente assume le funzioni presidenziali fino alle elezioni da svolgersi entro un massimo di 50 giorni.
L’UAV Akinci identifica la fonte di calore sospettata essere il relitto dell’elicottero che trasportava il presidente iraniano Raisi e condivide le sue coordinate con le autorità iraniane.