La Supercoppa italiana è del Milan. Trionfo in finale contro l’Inter

Una coreografia dei tifosi del Milan - Foto Pixabay

La Supercoppa italiana è del Milan. I rossoneri si aggiudicano per l’ottava volta il trofeo battendo 3-2 nella finalissima di Riad, in Arabia Saudita, i “cugini” dell’Inter. Un risultato clamoroso, considerando che solo pochi giorni fa il Diavolo aveva esonerato l’allenatore Fonseca per la mancanza di gioco e risultati, ma soprattutto perché i nerazzurri si erano portati avanti di due reti.

La cronaca

La finale di Riad è stata una vera e propria montagna russa di emozioni. Da un primo tempo di grande equilibrio, a una ripresa scintillante, con il Milan che ha saputo evitare una nuova disfatta contro i “cugini”. Le occasioni da gol, nei primi 45 minuti, capitano a entrambe le squadre, ma la parità resiste. Fino agli ultimi dieci secondi, quando Emerson Royal e Jimenez si addormentano e concedono lo spazio a sinistra per l’avanzata nerazzurra: palla in mezzo e rete di Lautaro Martinez, che segna il suo nono gol contro il Milan e si conferma tra i migliori marcatori nella storia del derby della Madonnina.

Un boccone difficilissimo da mandar giù per i rossoneri. E all’inizio del secondo tempo l’Inter, addirittura, concede il bis: lancio dalle retrovie per l’attaccante Taremi, che si infila tra i due centrali, controlla e piazza all’angolino. 2-0 e, per molti, partita finita. Ma non per il nuovo tecnico Sergio Conceicao, che non si arrende, carica la squadra e lancia in campo Leao e Abraham, che si riveleranno decisivi per la rimonta. Detto, fatto: prima un Theo Hernandez redivivo inchioda su punizione Sommer e fa 1-2; poi, lo stesso terzino vola sulla fascia sinistra e serve un cioccolatino solo da scartare per Pulisic, che realizza il 2-2; infine, ci pensa Leao, che su un’imbucata del solito Pulisic mette in mezzo per Abraham, che conclude in rete e segna il miracoloso quanto insperato 3-2.

Il post partita

È festa grande, dunque, per la sponda rossonera di Milano. Questa vittoria significa aggancio all’Inter nell’Albo d’oro della competizione, ad un solo successo di distanza dalla Juventus. Dopo la premiazione, c’è stato il delirio nello spogliatoio del Milan, tra dirette e post sui social, il tradizionale balletto con tanto di sigaro in bocca di Conceicao e il discorso motivazionale dell’advisor Ibrahimovic. Segno che la notte saudita può davvero essere una svolta per la stagione. Solo una settimana fa, il Diavolo era all’inferno. Il 6 gennaio, nel giorno dell’Epifania, lo stesso Diavolo vola in paradiso. Adesso, toccherà a Sergio Conceicao mantenerlo su questo livello e dimostrare che la finale di Riad non è stata solo una bella illusione per i tifosi rossoneri, ma una grande serata dalla quale ripartire per il futuro.