In fondo sono passati solo 500 anni da quando Martin Lutero dichiarava che sul trono papale di Roma sedeva l’Anticristo. Le dispute religiose europee dell’Età Moderna erano solite finire con la reciproca accusa di essere i portavoce di Satana ed il conseguente risultato di stragi e bagni di sangue. Non deve stupirci se la divisione tra musulmani sciiti e sunniti, per come lo Stato Islamico la interpreta, segue oggi gli stessi passi – e gli stessi orrori – di quelle che furono le guerre di religione in Europa. La strage perpetuata tra chi si recava a rendere omaggio alla tomba del Generale iraniano Qassem Soleimani nel quarto anniversario della sua uccisione, è stata rivendicata dallo Stato Islamico con un comunicato in cui le persone uccise vengono definite: “idolatri rafiditi”. “Rafidita” (dall’arabo: “Rafidah”) significa “coloro che rifiutano” o “coloro che respingono”. Quelli che vengono chiamati comunemente “musulmani sciti” per lo Stato Islamico (ma non solo) sono “rafiditi”, cioè coloro che hanno rifiutato l’autorità – e la legge – dei primi tre Califfi succedutisi a Maometto: i “Rashidun” (cioè: “i ben guidati”). Inoltre questi “rafiditi” sono anche “idolatri”, perché – ai tempi lotta di successione che li opponeva ai sunniti – investirono di poteri divini il Califfo Ali, di cui erano il partito (“Shi at Alì” – partigiani di Alì, da cui deriva il termine “sciiti”). Alcuni testi sunniti fanno risalire la creazione del partito degli scitii a tale Abdallah Ibn Saba che era… “un ebreo che abbracciò l’Islam in modo falso”… per portarvi scompiglio insomma. Non stupisce se tutto questo fa concludere ad alcune correnti teologiche sunnite – Stato Islamico in testa – che gli sciiti non siano da considerarsi musulmani, ma anzi pericolosissimi ipocriti portatori di caos tra i veri fedeli dell’Islam.
Con questo attentato (non certo il primo perpetrato in Iran) lo Stato Islamico ha voluto – nel suo modo stragista – dichiarare che, sulla questione palestinese, “i veri musulmani”, non devono assolutamente fare alleanze con l’Iran e le altre formazioni sciite (Hezbollah libanese, Kataib Hebzollah iracheno, Ansar Allah yemenita). E’ ormai evidente che il principale sostenitore dei sunniti palestinesi di Hamas sono l’Iran ed i suoi alleati nella regione; con questa strage lo Stato Islamico rimarca il suo dissenso. Non soltanto: per la prima volta lo Stato Islamico dice esplicitamente che la Fratellanza Musulmana sbaglia ad accettare queste alleanze con i musulmani sciiti. I testi su cui gli invasati dello Stato Islamico ed i Fratelli Musulmani si sono formati sono gli stessi; la radice culturale in comune aveva fatto in modo che l’ISIS finora non avesse mai criticato in modo così aperto la Fratellanza. Tra ferventi religiosi, quando si inizia a dire che “l’altro sbaglia”, di solito poi le cose precipitano e finiscono malissimo. Staremo a vedere.
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