Keshet italia, organizzazione ebraica queer dice no ai Pride nazionali

Keshet italia, organizzazione ebraica queer, ha deciso di non partecipare ai Pride nazionali “a causa dei crescenti timori di aggressioni dovuti al clima d’odio sviluppatosi attorno alla nostra partecipazione”. Qui sotto il comunicato

Negli ultimi mesi, sui social si sono diffusi messaggi che incitano ad una caccia ad un ipotetico “carro d’Israele”, mai esistito in nessun Pride italiano, che si è trasformata in una caccia antisemita alle persone ebree e ai simboli ebraici. Il linguaggio usato da diverse organizzazioni queer per parlare del conflitto in corso tra Israele e Hamas non considera le reali implicazioni per le persone ebree in Europa e contribuisce a convalidare azioni contro le persone ebree queer, specialmente durante i Pride.

È normale che in una comunità così attenta al linguaggio, che valorizza l’inclusività, le esperienze individuali e la creazione di spazi sicuri, si faccia uso di un linguaggio che fomenta un clima d’odio verso parte della comunità stessa? La comunità queer dovrebbe essere particolarmente consapevole del peso della marginalizzazione, e il timore delle persone ebree queer di partecipare ai Pride rappresenta un fallimento per tutto il movimento. Preoccupante è inoltre che – nuovamente – le persone ebree in Europa siano discriminate e costrette a nascondere le proprie identità. Ci sentiamo abbandonati e traditi dalla comunità di cui facciamo parte. Rifiutiamo qualsiasi tentativo di sottrarci il nostro Pride e continueremo ad esistere e a lottare insieme a tutte le persone che continuano a dimostrarci alleanza e supporto. Speriamo che queste riflessioni aprano nuovi spazi di dialogo nel movimento e ci permettano di partecipare serenamente ai futuri Pride.

Comunicato_Keshet_Italia_12.06.24