Gravissimo che la statale di Milano abbia annullato il convegno organizzato per il 7 maggio dall’associazione Italia Israele. Dopo vari tentennamenti, il rettore ha chiesto di celebrare il convegno in modalita’ telematica, giustificando questa richiesta alla presidente dell’associazione sulla base di motivi di ordine e sicurezza. Il rettore nella sua nota dice espressamente che la Digos avrebbe rilevato un alto rischio di scontri. Tuttavia, la questura, con una nota ufficiale, smentisce di essere stata preventivamente informata e dunque di non aver fatto alcuna valutazione in ordine ai rischi. Ritengo questo del rettore un atteggiamento gravissimo.
Se non e’ stata la Questura a valutare i rischi, chi ha condotto il rettore a questa assurda decisione? Questa vicenda incresciosa si situa, peraltro, in un quadro generale delle università’ italiane che danno voce ai pochi facinorosi dei collettivi e dei pro-Palestina, facendosi mettere sotto scacco dalle intimidazioni di minoranze violente, portatrici di pericolosi messaggi antisemiti travestiti da un peloso antisionismo. Oggi, aver imbavagliato l’associazione Italia-Israele, non concedendole di esprimersi al pari delle altre, segna un momento molto buio per il mondo dell’Universita’, che dovrebbe essere tempio di cultura, rispetto e tolleranza. Chiedero’ lumi su questa grave vicenda e su tutte le precedenti vicende accadute nelle nostre universita’ in cui si registra questa inaccettabile deriva”. Lo dichiara la deputata di Fratelli d’Italia, Sara Kelany, responsabile del Dipartimento immigrazione.