Kahled Mashaal chiede la ripresa degli attentati suicidi contro Israele

Secondo quanto riportato da alcune fonti di informazione arabe, Khaled Mashal, un alto dirigente di Hamas che vive in esilio in Qatar, ha invitato mercoledì a riprendere gli attacchi suicidi in Cisgiordania e ha esortato i palestinesi e i sostenitori della causa palestinese a intraprendere una “resistenza concreta contro l’entità sionista”. Come riportato da Sky News Arabia, durante un intervento a una conferenza tenutasi a Istanbul, in Turchia, Mashal ha dichiarato che Hamas intendeva “ritornare alle operazioni suicida”.

Mashal ha sostenuto che il conflitto con Israele a Gaza e le frequenti incursioni dell’IDF contro le organizzazioni terroristiche palestinesi in Cisgiordania “possono essere affrontati solo con uno scontro aperto”. Ha aggiunto: “Stanno conducendo una guerra aperta contro di noi, e noi rispondiamo con lo stesso metodo”. Riferendosi poi all’assassinio dell’ex leader di Hamas, Ismail Haniyeh, avvenuto a Teheran il 31 luglio, ha affermato che “il nemico ha aperto il conflitto su tutti i fronti, prendendo di mira chiunque, combattente o meno”. Israele non ha confermato né smentito il proprio coinvolgimento nell’uccisione di Haniyeh, il quale risiedeva in Qatar ed era stato a capo del politburo di Hamas.

Mashal ha ribadito il suo appello a tutti affinché si uniscano alla “vera resistenza contro l’entità sionista” su più fronti. In precedenza considerato uno dei favoriti per sostituire Haniyeh, Mashal ha visto la leadership passare poi a Yahya Sinwar, a Gaza. A inizio agosto, Hamas ha rivendicato la responsabilità per un’esplosione a Tel Aviv, definendola un attacco suicida realizzato in collaborazione con la Jihad islamica palestinese, promettendo ulteriori attacchi simili.

Una persona è stata lievemente ferita nell’attentato del 18 agosto, quando la bomba è esplosa nello zaino dell’attentatore, che è morto sul colpo. Gli attacchi suicidi in Israele sono diventati rari dopo la Seconda Intifada, nei primi anni 2000, durante la quale centinaia di israeliani persero la vita. Dopo l’Intifada, Israele ha costruito una barriera di sicurezza in Cisgiordania, che si ritiene abbia aiutato a prevenire ulteriori attacchi. Di recente, in relazione alla guerra a Gaza, le autorità israeliane hanno rilevato tentativi di Hamas e altri gruppi terroristici in Cisgiordania di riprendere operazioni simili. A marzo di quest’anno, un potenziale attentatore suicida è stato ucciso mentre cercava di infiltrarsi in Israele dalla Cisgiordania, e diversi altri tentativi sono stati sventati nei mesi successivi.

@riproduzione riservata