La scenografa Bianca Piacentini e la costumista Cristiana Attorrese sono le vincitrici della prima edizione del “Concorso per scenografi e costumisti” promosso dalla Fondazione Pergolesi Spontini. Assieme hanno realizzato la parte visiva de “La scuola di Guida” di Nino Rota e de“Il segreto di Susanna” di Ermanno Wolf Ferrari. Il dittico andrà in scena al Teatro Pergolesi di Jesi sabato 20 e domenica 21 novembre nell’ambito della 54ma Stagione Lirica del Teatro Pergolesi di Jesi. Un nuovo allestimento con la regia di Alessio Pizzech e la direzione d’orchestra di Gabriele Bonolis.
Un Concorso per la valorizzazione di giovani artisti.
Bianca Piacentini e Cristiana Attorrese hanno vinto la prima edizione del “Concorso per scenografi e costumisti” dedicato a Josef Svoboda e aperto a neo diplomati delle Accademie di Belle Arti di Macerata e Bologna.
Promosso e realizzato dalla Fondazione Pergolesi Spontini in collaborazione con le due Accademie ha visto la partecipazione di numerosi giovani. Le due ragazze hanno vinto una scrittura artistica nell’ambito della 54esima Stagione Lirica del Teatro Pergolesi di Jesi e realizzare, così, un loro progetto. La loro scelta è caduta su due titoli non molto conosciuti ma di grande valore: “La scuola di Guida” di Nino Rota e “Il segreto di Susanna” di Ermanno Wolf Ferrari. Il dittico andrà in scena al Teatro Pergolesi di Jesi sabato 20 novembre alle 20,30 e domenica 21 novembre alle 16.
Due opere in una. Un progetto interessante.
Bianca Piacentini e Cristiana Attorrese hanno impostato un progetto con la finalità di fondere “La scuola di guida” e “Il segreto di Susanna” in un’unica opera. Questa la base di partenza che aveva – come da loro stesse dichiarato – “… la necessità di trovare un fil rouge, una storia comune, che potesse legare i due momenti e nel contempo renderli indipendenti.
“Abbiamo immaginato – proseguono le due artiste – La scuola di guida come fosse l’incubo di Gil: un uomo ossessionato dalla visione in sogno della moglie, che bacia uno sconosciuto in macchina. Ciò lo porterà a dubitare della fedeltà di Susanna e a credere che quest’ultima lo tradisca. Da qui l’idea di ispirarsi a quelle dimensioni oniriche, tipiche del cinema di Fellini, dove sogno e realtà si intrecciano.”. “Abbiamo creato così una sorta di “altra dimensione” in cui i due mondi convivono, interagendo e destabilizzando lo spettatore. Il cinema e il sogno saranno, infatti, il comune denominatore per il progetto dell’allestimento”.
Il dittico di Jesi. La realizzazione scenica.
“Cronologicamente – continuano Bianca e Cristiana – “La scuola di guida” sarà posta prima. Trattandosi di un sogno, abbiamo pensato di caratterizzarla con colori molto tenui, una sorta di realtà sbiadita, quasi in bianco e nero, come si trattasse di una scena di film muti o di una vecchia cartolina scolorita dal tempo. Al centro due sedili vintage di auto, appesi come fossero altalene. Seconda scena, “Il segreto di Susanna”. Salgono i sedili e la quarta parete a vista. Le luci si fanno più forti. Dal fondo avanza una stanza: una scatola aperta (apparentemente sospesa), sarà il luogo dentro cui si svolgerà tutto l’atto. A contrasto con la prima scena, “Il segreto di Susanna” sarà caratterizzato da colori vividi e forti. Ciò rafforzerà l’idea di una realtà intensa e vissuta, quella di Susanna, una donna rappresentata nel proprio percorso di “trasgressione nascosta” e di libertà individuale.”
Per quanto riguarda la visione d’insieme, le due artiste aggiungono “abbiamo scelto dei colori saturi (viola, arancio, rosso, rosa…) che abbiano un finish opaco, senza riverberi o riflessi. Un’esplosione di pop art, una realtà in qualche modo “cartonata” e “bidimensionale”, corredata da pochi e semplici oggetti”.
Il dittico di Jesi. La regia e l’esecuzione musicale.
Sulla carta è, senza dubbio, uno spettacolo molto attraente viste le valide intenzioni delle due artiste. La parte visiva è completata dalla regia di Alessio Pizzech e dalle luci di Nevio Cavina. Altrettanto valida la parte musicale che è stata affidata all’esperienza di Gabriele Bonolis che dirigerà il Time Machine Ensemble. A sua disposizione anche una buona compagnia di canto che prevede la presenza di Angela Nisi in entrambe le opere e completato da Solodkyy Vasyl per “La scuola di guida”. Per “Il segreto di Susanna” ci saranno Salvatore Grigoli mentre, per la parte muta, Salvo Pappalardo.