L’Egitto e il Qatar hanno comunicato a Israele che Yahya Sinwar, leader di Hamas a Gaza, sarebbe interessato a negoziare un accordo per porre fine alla guerra in corso nella Striscia di Gaza.
Secondo quanto riportato alla CNN da una fonte israeliana informata sui fatti, i mediatori egiziani e qatarioti hanno comunicato ai funzionari israeliani che il leader di Hamas, Yahya Sinwar, è favorevole a un accordo di cessate il fuoco per porre fine al conflitto a Gaza. Tuttavia, la fonte anonima ha riferito alla rete che “nessuno sa cosa voglia Bibi”, riferendosi al primo ministro Benjamin Netanyahu con il suo soprannome. La fonte ha anche affermato che i funzionari statunitensi hanno esortato le controparti israeliane a raggiungere immediatamente un’intesa per evitare un conflitto regionale. Questo rapporto è stato pubblicato in previsione di un vertice cruciale che si terrà al Cairo giovedì, durante il quale i mediatori hanno esortato le parti a trovare un accordo. Quanto è affidabile Yahya Sinwar? Molto poco tuttavia, la situazione militare per Hamas è disperata e arrivati a questo punto il capo dei jihadisti potrebbe tentare di salvarsi la vita (o perlomeno provare ad allungarla), con un accordo con Israele.
Joe Biden ha dichiarato che un accordo per un cessate il fuoco a Gaza “è ancora possibile”. Lo ha affermato durante un’intervista alla Cbs, registrata prima della pubblicazione, giovedì scorso, della dichiarazione congiunta con Egitto e Qatar che esortava Hamas e Israele a riprendere i negoziati. “Il piano che ho elaborato, approvato dal G7 e dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, rimane attuabile. Sto lavorando letteralmente ogni giorno con tutto il mio team per far sì che ciò avvenga e per evitare un’escalation verso una guerra regionale, anche se questo è un rischio reale”, ha aggiunto l’ex presidente.
La guerra intanto continua; Oggi li abitanti del quartiere di Hamad, situato a nord di Khan Yunis nel sud di Gaza, hanno riportato che l’esercito israeliano (Tsahal) ha colpito numerosi edifici residenziali nella zona. La maggior parte dei residenti era già stata evacuata, e coloro che sono rimasti affermano che gli attacchi da parte dell’esercito continuano in tutta Khan Yunis, specialmente nelle aree settentrionali ed orientali. Nelle prime ore di questa mattina, l’IDF ha avvisato i residenti del quartiere di Al-Jala, situato a nord di Khan Yunis, di abbandonare le loro abitazioni, compresi coloro che si trovavano nelle aree designate come zone umanitarie, poiché secondo precise informazioni di intelligence, Hamas avrebbe posizionato un’infrastruttura per attacchi nel quartiere.
Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno dichiarato che i loro aerei da combattimento hanno colpito un edificio a Derdghaiya, nel sud del Libano, utilizzato da Hezbollah come deposito di armi. Inoltre, l’IDF ha riferito di aver colpito altri edifici utilizzati dal gruppo a Kafr Kila e Jebbayn. Nel frattempo, questa sera è stata lanciata una raffica di razzi dal Libano verso la comunità di confine di Arab al-Aramshe, provocando l’attivazione delle sirene di allarme. Secondo l’IDF, i razzi hanno colpito aree aperte senza causare feriti. Hezbollah ha rivendicato la responsabilità dell’attacco, dichiarando di aver preso di mira una base militare nella zona. Il gruppo come scrive Times of Israel, ha inoltre annunciato la morte di due suoi membri in recenti attacchi israeliani, portando il numero delle vittime dal mese di ottobre ad almeno 405. Infine, il civile israeliano ucciso nell’attacco terroristico avvenuto questa mattina nella Valle del Giordano si chiamava Yonatan Deutsch, 23 anni, di Beit She’an. Un altro uomo è rimasto moderatamente ferito nell’attacco. È stato identificato come Anas Jaramana, 32 anni, della città araba settentrionale di Muqeible.
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