Il Conservatorio Licinio Refice di Frosinone propone per i prossimi 24 e 25 settembre un importante appuntamento con il teatro classico. Si tratta della tragedia Ippolito di Euripide rappresentata con il testo tradotto in lingua italiana da Michele Napolitano. La recitazione è affidata al gruppo teatrale “La chambre magique” con la regia di Michele Suozzo. Gli interventi musicali sono stati composti dagli allievi di composizione del Conservatorio.
Ippolito di Euripide. Un progetto multidisciplinare nato tre anni fa
Il 24 e 25 settembre prossimi il Conservatorio Licinio Refice di Frosinone propone la rappresentazione della tragedia euripidea Ippolito. Si tratta di un progetto nato quasi tre anni fa su proposta di Michele Suozzo, docente di Storia della Musica presso lo stesso Conservatorio, noto anche per la conduzione della popolarissima trasmissione radiofonica La Barcaccia e come divulgatore musicale; nel contempo è anche appassionato di teatro nell’ambito del quale, da diversi anni, è attivo come produttore e regista di spettacoli teatrali
È un progetto a carattere multidisciplinare e la proposta è stata accolta con estremo favore dal direttore del conservatorio ciociaro e dagli insegnanti di composizione. Prevede la rappresentazione della tragedia di Euripide nell’ambito degli spazi del conservatorio con i cori musicati dagli studenti di composizione. Per quanto riguarda l’esecuzione la clavicembalista Chiara Tiboni, titolare presso lo stesso conservatorio della Cattedra di Clavicembalo e tastiere storiche, ha suggerito di utilizzare gli studenti delle classi di musica barocca da affiancare agli attori de “La chambre magique” il gruppo teatrale fondato dallo stesso Michele Suozzo.
Gli autori della parte musicale sono Giorgio Astrei, Antonio Caracò, Ruben Doda, Massimiliano Piscitello e Lorenzo Sorgi. Per l’esecuzione Rodolfo La Banca e Luca Salvadori hanno formato un ensemble strumentale (clarinetti, corni di bassetto e violoncello) e tre soprani per i cori.
Per la rappresentazione, inoltre, è utilizzata una nuova traduzione in lingua italiana del testo euripideo appositamente realizzata dal grecista Michele Napolitano. I costumi sono di Annalisa Di Pierro con le acconciature e il trucco di scena di Sergio Tirletti.
Ippolito di Euripide. Argomento
La tragedia Ippolito è databile all’anno 428 a.C. quando fu rappresentato ad Atene nell’ambito delle celebrazioni dedicate al Dio Dioniso. Ippolito è il figlio di Teseo e della sua prima moglie Ippolita. Vive nella città greca di Trezene assieme a Fedra, figlia di Minosse e seconda moglie di Teseo. È un adolescente devoto ad Artemide ma non ad Afrodite che per vendetta fa innamorare di lui Fedra la matrigna che prova per il ragazzo una passione sfrenata. Ippolito respinge le avances di Fedra che per il dolore si uccide dopo aver accusato falsamente Ippolito di averla oltraggiata. Teseo crede a questa calunnia. Maledice il figlio e invoca Nettuno di punirlo. Il dio del mare farà travolgere il ragazzo dai cavalli del suo carro imbizzarriti perché terrorizzati da un toro. Artemide svelerà poi la realtà mentre Ippolito morente spirerà tra le braccia del padre.
Ippolito. Le parole del regista per approfondire lo spettacolo
Lo spettacolo, come si comprende facilmente, è di grande interesse soprattutto per la rarità del titolo proposto ma anche, in generale, per supplire alle scarse rappresentazioni del repertorio del teatro greco. Abbiamo chiesto a Michele Suozzo alcuni chiarimenti sulla realizzazione di questo spettacolo. Invito che il regista ha accettato con piacere e per questo lo ringraziamo.
Cosa ti affascina di una tragedia come quella di Ippolito? Come regista hai affrontato altre volte la tragedia greca?
“È la prima volta che affronto una tragedia greca. Dell’Ippolito mi ha sempre affascinato lo splendore lirico dei cori e la potente realizzazione della passione di Fedra. L’argomento è stato poi affrontato da diversi poeti, e tra questi cito per primo il mio amato Racine, senza trascurare D’Annunzio, ma nella tragedia euripidea, nonostante la ben nota “empietà” dell’autore, soffia potente il vento del mito, che inevitabilmente si affievolisce nelle più rifinite e scaltre tragedie moderne.”
Dalla lettura della locandina comprendiamo che c’è una cospicua parte musicale. Puoi dirci qualcosa circa la preparazione?
“Le tragedie di Euripide erano praticamente dei melodrammi, i più antichi frammenti di musica greca che ci sono pervenuti provengono da “copioni” delle tragedie di Euripide. Impossibile riproporle in quella forma ma, data la collaborazione con il conservatorio, ho trovato interessante restituire al testo antico la sua “aura” musicale. È stato un lavoro lungo, di circa un anno, la musica è assolutamente moderna ed è un grande azzardo, un esperimento, senza però mai tradire le ragioni del dramma.”.
La Chambre Magique e il Conservatorio Licinio Refice di Frosinone
Ippolito di Euripide
24 e 25 settembre 2022, ore 17,00
Conservatorio di Musica di Frosinone. Chiostro Cesare Croci
Viale Michelangelo s.n.c.
Ingresso libero