“Dal 22 maggio 2024, fondi gestiti da Oaktree Capital Management, Lp (“Oaktree”) sono proprietari di Fc Internazionale Milano. Ciò fa seguito al mancato rimborso del prestito triennale concesso da Oaktree alle holding dell’Inter, scaduto il 21 maggio 2024 con un saldo complessivo di circa 395 milioni di euro”. Esordisce così il comunicato diramato ieri dal fondo americano Oaktree. Ciò lascia chiaramente intendere che sia stato acquisito non soltanto il 68,55% detenuto dalla controllante lussemburghese del club nerazzurro (Grand Tower) ma anche il 31,05% detenuto dal fondo LionRock tramite la propria controllata “International Sports Capital” (che ha sede a Milano). Se l’acquisizione immediata del pacchetto azionario di maggioranza detenuto da Grand Tower era assolutamente prevedibile, non così sembrava per quello che riguarda il pacchetto detenuto da LionRock. Ciò in quanto la suddetta International Sports Capital (controllata, come detto, da LionRock tramite dei fondi con sede alle Cayman) è una società di diritto italiano e quindi si poteva ragionevolmente pensare che l’escussione delle azioni da essa detenute avvenisse secondo la nostra legislazione in materia e quindi dinanzi ad un tribunale del nostro paese, segnatamente quello di Milano, con tempi, pertanto, non certamente brevi e con una procedura molto più complicata.
Così, infatti, scriveva ieri ad esempio il Corriere dello Sport, rimarcando che per acquisire questo pacchetto azionario del fondo di Hong Kong ci sarebbe quindi voluto decisamente più tempo. Ma i fatti hanno detto altro in quanto, stando al suddetto comunicato, Oaktree è già divenuto titolare anche di questo 31,05% di LionRock. La domanda che quindi sorge spontanea è: ma se il fondo a stelle e strisce si è preso tutte le azioni del club nerazzurro (ad eccezione dello 0,4% appartenente ai piccoli azionisti) quale potrebbe essere stata, allora, la modalità acquisitiva del 31,05% di LionRock, considerato che sicuramente non è stata avviata la procedura espropriativa dinanzi al Tribunale di Milano? Ad avviso di chi scrive Oaktree potrebbe aver acquisito il pacchetto azionario in questione a seguito di una “call option” esercitata da Grand Tower, poco prima della scadenza del prestito, in conformità agli accordi intercorsi nel maggio 2021 per l’erogazione del finanziamento da parte del fondo americano.
L’esercizio di questa call ha quindi consentito a Grand Tower di diventare proprietaria del 31,05% delle azioni di International Sports Capital poco prima della scadenza del prestito.Successivamente a tale scadenza, a seguito dell’escussione del pegno sulle azioni di Grand Tower, Oaktree si è quindi ritrovato automaticamente proprietario anche della quota di LionRock (che, come detto, poco prima era stata acquisita dal citato veicolo lussemburghese) senza alcuna necessità, pertanto, di andare ad escutere il pegno sulle azioni di International Sports Capital ricorrendo al tribunale di Milano.D’altronde, sarebbe stato a dir poco strano che il fondo americano, per ottenere l’acquisizione del 31,05% in mano a LionRock, avesse dovuto esperire una procedura esecutiva presso un tribunale italiano considerato, come detto, le ben più lunghe tempistiche e le più cervellotiche modalità esecutive. A prescindere da ciò, un appiglio documentale sulla ricostruzione appena effettuata lo possiamo ritrovare nella nota integrativa del bilancio del 2021 di Grand Tower (pubblicato poco meno di un mese fa).A tal proposito, va osservato che nella sezione di tale bilancio, denominata “debitori”, troviamo, tra gli altri, LionRock. Ciò perché Grand Tower ha erogato un prestito a tale fondo (divenendone in tal modo creditore) di poco più di 34 milioni di euro in conformità ai richiamati accordi pattizi del maggio 2021, permettendo conseguentemente ad Oaktree (che ha finanziato di fatto l’operazione) di ottenere il pegno sulle azioni di International Sport Capital (e quindi sul citato 31,05% delle azioni dell’Inter).
(Sotto lo stralcio della nota integrativa del bilancio 2021 ove viene riportato il prestito concesso da Grand Tower a LionRock)
Va pure opportunamente osservato che, tra Suning e LionRock, in quel momento (maggio 2021) era vigente un accordo (risalente al 2019) per l’esercizio di una call option che doveva portare all’integrale acquisizione, da parte di Suning, del pacchetto azionario in mano al fondo di Hong Kong entro il mese di gennaio del corrente anno. Di questa call option tra Suning e LionRock non si è saputo più nulla, ma, alla luce di tale documento, è probabile che essa sia stata trasferita in capo a Grand Tower e posticipata fino a ridosso della scadenza del prestito di Oaktree (in prossimità quindi del 20 maggio scorso). La presente ricostruzione dei fatti potrebbe inoltre spiegare il perché Oaktree non abbia richiesto che LionRock costituisse una società-veicolo in Lussemburgo per riversare in essa il pacchetto azionario del 31,05% e costituirlo in pegno in suo favore, così come concordato dal fondo statunitense con Suning (ove la creazione di Grand Tower ne è la chiara esemplificazione). Infine, va opportunamente osservato che se Suning avesse rimborsato l’ammontare dovuto ad Oaktree nel termine pattuito (21/5/24), il pegno gravante sulle azioni di Grand Tower si sarebbe estinto e conseguentemente il gruppo di Nanchino si sarebbe ritrovato proprietario del club nerazzurro con il pacchetto azionario del 99,4%. Ma la vicenda, come noto, ha avuto un finale diverso ed ora Oaktree è diventato proprietario del club nerazzurro.
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