Inter: i presunti problemi al finanziamento di Pimco dipendono da Oaktree?

Il 20 maggio si avvicina e nella giornata di ieri bloomberg ha riportato che sembrano sussistere delle difficoltà nel portare a termine il nuovo finanziamento con il fondo americano PIMCO che andrebbe a sostituire quello in essere con Oaktree (tecnicamente si tratterebbe di una “surroga”). Oggi la Gazzetta dello Sport , riprendendo questa notizia, ha evidenziato come queste difficoltà siano ricollegate ad un tentativo in atto di Oaktree di ostacolare la conclusione del finanziamento attraverso dei cavilli tecnico-burocratici e legali. In sostanza, stando a quanto riportato dalla Gazzetta, il fondo californiano non starebbe affatto collaborando ed anzi si sarebbe messo di traverso rendendo oltremodo complicata questa operazione.Ma quali potrebbero essere queste problematiche in grado di ostacolare il nuovo finanziamento? Ad avviso di chi scrive, ipotizzando che l’accordo sull’entità del prestito e sulla misura del tasso d’interesse sia stato già trovato da Suning e Pimco, il nodo potrebbe essere plausibilmente costituito dalle garanzie che ovviamente vanno date al fondo PIMCO a fronte dell’erogando finanziamento. In tal senso, l’unica garanzia che attualmente sembra poter fornire Suning è costituita dalle azioni dell’Inter, le quali, però, come noto, sono tuttora in pegno ad Oaktree.

In pratica, affinché PIMCO possa essere disposto ad effettuare il prestito, occorrerebbe che esso riuscisse a mettere pegno sulle azioni di Grand Tower prima o quantomeno contestualmente all’estinzione del pegno tuttora esistente in favore di Oaktree.Ma per mettere questo nuovo pegno sulle azioni di Grand Tower va estinto il prestito di Oaktree versando a tale fondo l’intero ammontare del credito vantato (circa 380 milioni di euro inclusi interessi). In pratica, Pimco dovrebbe far confluire in Grand Tower questi 380 milioni (si è parlato comunque di circa 430 milioni) entro il 20 maggio prossimo che consentirebbero l’estinzione del debito di Suning verso Oaktree nonché la cessazione del pegno in favore di tale fondo e immediatamente dopo la creazione di un nuovo pegno (sempre sulle azioni di Grand Tower) in favore di Pimco. Sembrerebbe fattibile se non fosse che potrebbero esserci alcuni fattori potenzialmente ostativi in tal senso. Ipotizzando che verosimilmente il l’operazione dovrebbe essere strutturata mediante la sottoscrizione, da parte di Pimco, di un “bond” (probabilmente strutturato in forma di “PIK”) emesso da Grand Tower, va evidenziato che però tale controllante lussemburghese dell’Inter non può emettere “titoli” in costanza del pegno in favore di Oaktree se non nei limiti degli accordi formalizzati tra le parti nel contratto costituente il presupposto di quello costitutivo del pegno.Ciò lo dice a lettere l’ormai famoso atto di costituzione del pegno in favore di Oaktree sulle azioni di Great Horizon (proveniente da Hong Kong) nella parte riservata ai “covenants”.

(Sotto lo stralcio del documento ove si fa riferimento alle limitazioni poste in capo a Great Horizon nell’emettere titoli)

 

Pur non conoscendo i termini esatti dell’accordo effettivo sul punto tra Suning ed Oaktree, si potrebbe ipotizzare che l’ostacolo alla finalizzazione del nuovo finanziamento possa essere costituita proprio da questa clausola. Anche a voler prescindere da tale problematica, resterebbe pur sempre il fatto che Pimco, nel sostituirsi ad Oaktree, dovrebbe tuttavia sottoscrivere un bond (così effettuando il finanziamento) in costanza del pegno sulle quote di Grand Tower in favore di Oaktree, perché, come detto, per liberarle da tale diritto reale di garanzia, va prima estinto il credito vantato da tale ultimo fondo.In effetti si potrebbe teoricamente fare il tutto contestualmente ma in questi casi è fondamentale un accordo col creditore originario (nel caso specifico con Oaktree) specialmente nei casi, come il presente, in cui il debitore non abbia la possibilità di estinguere esso stesso il debito (visto che non si tratta di surroga “dovuta” per legge come, ad esempio, quella prevista dal decreto Bersani).Per rendersi conto di ciò basta far riferimento al finanziamento erogato da Oaktree a Suning tre anni fa. Orbene, tale finanziamento venne posto in essere dopo che le azioni di Great Horizon (allepoca controllante diretta dell’Inter) furono da Suning liberate dal pegno che era stato in precedenza concesso a Fubon Bank (per un approfondimento su questo tema clicca qui https://www.vocenews.it/suning-interdebito-saldato-con-fubon-bank-tramite-alibaba/).Dopo ciò, Oaktree mise pegno sulle azioni di Grand Tower (che venne costituita ad hoc da Suning e posta sotto il controllo indiretto di Great Horizon). Da notare che le azioni di Grand Tower vennero costituite in pegno in favore di Oaktree proprio il giorno in cui tale società lussemburghese venne costituita (ovvero il 12/5/21, come si evince dal bilancio del 2021 di tale società) e quindi prima o comunque contestualmente alla sottoscrizione del bond-pik con cui Oaktree ha erogato il prestito.

Ecco perché risulta difficile pensare che Pimco possa agire diversamente da quanto fatto da Oaktree e quindi erogare il finanziamento a Grand Tower senza averne già in pegno le azioni.

Appare evidente, quindi, che la collaborazione di Oaktree risulta essenziale in una situazione del genere ove Suning non sembra avere la possibilità di estinguere essa stessa il finanziamento in corso e soprattutto di fornire altre idonee garanzie a Pimco.In teoria Suning potrebbe costituire una nuova società veicolo in Lussemburgo ove far confluire il finanziamento di Pimco assoggettandola immediatamente a pegno in favore di tale fondo (come fatto ai tempi del finanziamento di Oaktree con la costituzione di Grand Tower) ma in tal caso ciò non porterebbe al fondo del gruppo Allianz alcun vantaggio o tutela perché tale nuova società non sarebbe comunque la controllante dell’Inter (che resterebbe Grand Tower, alla quale andrebbe pur sempre versata la liquidità necessaria per estinguere il credito di Oaktree) e quindi non potrebbe fornire in garanzia a Pimco le azioni del club nerazzurro. In conclusione, sembra davvero difficile pensare che questa “matassa” possa sbrogliarsi senza un accordo con Oaktree.  Siamo comunque ormai alla stretta finale e presto si conoscerà quale sarà il destino di Suning con riguardo all’Inter.

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