Sono stati più di un milione gli italiani a letto durante le ultime festività con febbre alta, mal di gola e tosse. Sembra che ad aumentare il numero di contagi siano stati proprio i tamponi eseguiti per scongiurare il Covid. Pare che, molti di quelli che non si sentivano granché bene nei giorni scorsi, una volta fatto il tampone e verificato che non erano affetti dal virus del Covid non abbiano rinunciato a passare le festività con parenti e amici. Ma, a farla da padrone quest’anno, possiamo dire che non sia stato il virus SARS -CoV2 bensì l’influenza. Dunque: influenza batte Covid 2 a 0.
Cocktail di virus
Secondo Fabrizio Pregliasco, igienista di Milano e direttore sanitario del Galeazzi, la febbre alta, il mal di gola e la tosse, sono l’insieme di un “cocktail di virus”. ” “I sintomi sono molto tipici. L’inizio della malattia è di solito brusco, con febbre sopra i 38 gradi. Poi ci sono i dolori, o muscolari o articolari oppure di entrambi i tipi contemporaneamente. Inoltre si manifesta almeno un sintomo respiratorio, come ad esempio, la tosse” ha dichiarato Pregliasco per poi aggiungere: ” Ci vuole tempo perché la malattia si risolva. Dura almeno cinque giorni ma anche una settimana. Bisogna mettersi l’animo in pace ed aspettare”.
Come riconoscere l’influenza dal Covid
Come riportato sul sito del Gruppo San Donato, “al momento non è possibile riconoscere se il virus contratto è influenza stagionale o Covid basandosi esclusivamente sulla sintomatologia. Il Covid si inserisce trasversalmente in questo contesto di sintomi tipici e ha, inoltre, le così dette forme asintomatiche, ma pur sempre contagiose. Il Covid è camaleontico, continua a modificarsi con una notevole frequenza nell’arco di 3-4 mesi con nuove varianti, determinando la possibilità di reinfettare”. In ogni caso, si legge sul sito, è possibile affermare di essere in presenza di influenza stagionale quando si assiste a:
- insorgenza brusca di febbre oltre i 38°;
- almeno un sintomo generale come dolore muscolare o articolare;
- almeno un sintomo respiratorio (naso chiuso, naso che cola)
Sviluppi futuri
Si stima che i casi in Italia possano arrivare a 6 o 7 milioni. Il modo per riconoscere l’influenza da contagio Covid sta anche nel numero dei giorni di incubazione. Pare che nell’influenza i sintomi compaiono di solito entro 4 giorni dopo l’infezione, mentre nel Covid-19, i sintomi si sviluppano mediamente dopo 2-14 giorni. Tuttavia, questa differenza non è molto utile per comprendere l’origine del virus perché non è sempre facile identificare il momento del contagio.
Sul sito del Gruppo San Donato si legge la nota del professor Pregliasco: “possiamo indicare 2 approcci di cura in base alle categorie di appartenenza”.
Nel giovane e nell’adulto è consigliabile:
- uso dell’antinfiammatorio;
- automedicazione responsabile, ovvero usare i farmaci sintomatici con l’accortezza di attenuare i sintomi senza azzerarli;
- seguire l’andamento della malattia e rivolgersi al medico qualora non si assista a miglioramento dopo 3-4 giorni.
Nell’anziano e il fragile di qualsiasi età, il tampone è necessario: “Il tampone e la conferma eventuale di presenza di Covid permette all’insorgenza dei sintomi di somministrare, con grande efficacia, un farmaco antivirale specifico”.