Wedding planner in crisi di mezza età vorrebbe vendere la società per dedicarsi alla vela. L’uomo, innamorato della sua collaboratrice di fiducia, deve organizzare un ultimo matrimonio prima di cambiare vita. Il problema è l’amico storico e marito della sua amata e l’ultimo padre dell’ultima sposa unico interessato a rilevare la sua attività. Arriva nelle sale Il giorno più bello ultimo lavoro della coppia Luca e Paolo. Remake di C’est la vie , commedia francese del 2018, è una farsa corale nella piena tradizione dell’equivoco. Aurelio è un personaggio teatrale che improvvisa la sua ultima apparizione lavorativa solo per fare buona impressione al futuro compratore.
Il sentimento del planner verso Serena però lo farà scontrare con Giorgio, marito della donna, in maniera educata e risolutiva. La coralità della messa in scena dovrebbe garantire i siparietti necessari a sorridere e nel film si sorride. Il regista ha adattato il soggetto francese del 2018 cambiando le peculiarità di alcuni personaggi e spostando l’attenzione sulla coppia Luca e Paolo che, da professionisti navigati, riescono a intrattenere grazie alla loro abilità e a dialoghi che funzionano. Purtroppo della versione francese manca l’aspetto corale. Questa scelta trasforma la storia e fa perdere , in parte, l’ottima prova dei caratteristi di contorno quali Carlo Bucirosso . Il ritmo c’è soprattutto quando Luca e Paolo sono liberi di dare sfogo alle loro abilità ma l’effetto esondazione del film transalpino manca del tutto.
Il giorno più bello rimane un lavoro discreto che arriva all’obiettivo attraverso il mestiere e alcune intuizioni che potrebbero essere un seguito ideale della vicenda. La commedia rimane un genere mutevole che il regista ha voluto interpretare nella tradizione italiana. Da sempre il duetto è stato per il Belpaese un punto fondamentale per la costruzione dei film. Luca e Paolo interpretano le loro parti facendo leva su meccanismi ben rodati e assolutamente funzionanti. A prescindere dal gusto, in chiave risate, va ammesso che il film si aggiunge serenamente a quei titoli in grado di intrattenere senza la pretesa di dover sforare in una profondità che non è compito di tutti.