Il cerchio si chiude: Francesca Deidda il marito confessa

La sparizione di Francesca Deidda aveva sollevato da subito forti sospetti. I resti della donna chiusi in un borsone e abbandonati, dove tutti gli indizi portavano al marito.

Francesca Deidda

Dopo oltre sei mesi di negazioni e di proclamata innocenza, Igor Sollai, 43 anni, ha confessato di aver ucciso la moglie Francesca Deidda, 42 anni, scomparsa il 10 maggio scorso. San Sperate, un piccolo comune a una ventina di chilometri da Cagliari, è tornato al centro delle cronache per un tragico femminicidio. Un episodio che ha lasciato una comunità intera sconvolta. La svolta è arrivata durante un lungo interrogatorio in carcere condotto dal pubblico ministero Marco Cocco, chiudendo una vicenda investigativa già densa di prove schiaccianti.

La scomparsa di Francesca Deidda che nascondeva un orrore

La sparizione di Francesca Deidda aveva sollevato da subito forti sospetti. Le indagini avevano portato al ritrovamento, il 18 luglio, dei resti della donna chiusi in un borsone e abbandonati nelle campagne tra Sinnai e San Vito, lungo la vecchia statale 125. Tracce di violenza sul corpo, in particolare resti compatibili con un martello, avevano puntato il dito contro il marito, che però si era sempre dichiarato estraneo ai fatti, cercando persino di fuorviare le indagini con messaggi inviati spacciandosi per Francesca.

La confessione e i dettagli del delitto

Durante l’interrogatorio, Sollai ha ammesso di aver ucciso la moglie e di essersi successivamente sbarazzato del corpo. Tuttavia, non ha ancora chiarito il movente del gesto, lasciando aperti interrogativi cruciali sull’origine di un atto così brutale. Gli inquirenti ritengono che la confessione possa completarsi nei prossimi giorni, gettando luce sulle motivazioni che hanno spinto l’uomo a compiere l’omicidio.

Indizi schiaccianti: un puzzle ricostruito pezzo dopo pezzo

Nonostante Sollai avesse continuato a negare, gli indizi raccolti dagli investigatori si erano rivelati schiaccianti. Tracce biologiche della vittima erano state rinvenute sul divano della casa della coppia, mentre piante trovate vicino al luogo del ritrovamento del corpo erano state acquistate con la carta di credito dell’uomo, suggerendo un piano per occultare definitivamente i resti. Inoltre, il tentativo di vendere l’auto della donna e la manipolazione dei messaggi avevano rafforzato il quadro accusatorio.

La reazione della famiglia: dolore e tradimento

Il fratello di Francesca, che aveva sempre considerato Igor come un familiare, ha vissuto la confessione come un colpo devastante. “Pensare di conoscere una persona per 24 anni e scoprire che è un’altra è sconvolgente”, ha dichiarato l’avvocato della famiglia. Il dolore per la perdita si mescola al senso di tradimento, amplificato dai tentativi dell’uomo di mascherare il delitto.

Giustizia in arrivo per Francesca Deidda?

Ora, i familiari e il loro legale chiedono che a Igor Sollai venga contestata la premeditazione, affinché non possa accedere a riti che riducano la pena. “Ha dimostrato lucidità criminale – spiega il legale – con un comportamento che ha prolungato la sofferenza di tutti”. La confessione, arrivata solo quando ormai il cerchio si era chiuso, rappresenta l’ultimo tassello di una vicenda che si avvia verso un giudizio in Corte d’Assise.

Un simbolo della lotta contro la violenza di genere

La confessione di Sollai è arrivata pochi giorni dopo la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, un’amara coincidenza che richiama l’attenzione sulla piaga dei femminicidi in Italia. Francesca Deidda diventa così un’altra vittima di una lunga lista, la cui giustizia tardiva non potrà restituire alla sua famiglia ciò che è stato tolto.