Analizziamo come le big della nostra massima serie si preparano al nuovo campionato tra necessità economiche ed obiettivi prefissati. Anche quest’anno creatività sarà la parola d’ordine per il mercato delle big italiane, tra carenza di liquidità e paletti imposti dal far-play finanziario, per cercare di colmare il gap esistente con le altre leghe (Premier League in primis).
La scorsa stagione europea non è andata male: tre squadre finaliste (Inter, Roma e Fiorentina), due semifinaliste (Milan e Juventus) e un’altra, il Napoli, arrivata fino ai quarti di finale e soprattutto autrice della splendida cavalcata che ha portato allo scudetto con numeri record.
Proprio alla società di De Laurentis è andato l’oscar della creatività per il mercato della scorsa estate in quanto ha perso tre totem come Koulibaly, Insigne e Mertens sostituiti tra lo scetticismo (eufemismo) dell’ambiente da Kim Min-Jae, Kvaratskhelia, Raspadori e Simeone. Ebbene, il carisma del coreano e la genialità del georgiano sono stati determinanti per il salto di qualità della squadra partenopea inseguito da anni, mentre gli altri due, spesso subentrati a partita in corso, hanno dato un contributo fondamentale con i loro gol decisivi.
Anche quest’estate il compito per la società di ADL non sarà facile, soprattutto dopo gli addii di Giuntoli (non ancora sostituito) e di Luciano Spalletti (al suo posto Rudi Garcia) veri artefici dell’ultimo storico scudetto.
Ci vorranno massicce dosi di creatività per sostituire proprio Kim, passato al Bayern Monaco per 50 milioni; l’obiettivo principale è un altro asiatico, Itakura, centrale del Borussia M’gladbach.
Il resto dipenderà dalle eventuali partenze di Zielinski (Samardzic possibile sostituto) e soprattutto di Osimhen, al momento difficile ma non impossibile soprattutto se la partenza di Mbappè dal PSG scatenerà un effetto domino sul mercato.
Sulle tracce di Zielinski c’è la Lazio, chiamata a sostituire Milinkovic Savic, che dopo otto anni in maglia biancoceleste, è a un passo dal trasferimento in Arabia Saudita, nuova Eldorado del panorama calcistico mondiale.
La necessità piu’ importante è sempre quella di rendere più lunga la rosa, con la mancanza di alternative all’altezza che è stata determinante per il deludente cammino europeo della società di Lotito nella scorsa stagione; in tal senso i nomi più gettonati sono quelli di D’Ambrosio, Torreira, Berardi e Marcos Leonardo.
La società più avanti sembra essere l’Inter, che ha già sostituito i partenti Brozovic e Dzeko con Frattesi e Thuram, probabilmente i veri colpi di questo avvio di mercato.
Ora le attenzioni di Marotta e Ausilio sono indirizzate al ritorno di Lukaku ed alla eventuale sostituzione di Onana, sempre più vicino al Manchester United (Sommer e il giovane Trubin in prima fila), poi quattro pedine per completare la rosa (un centrale, il vice Dumfries, un centrocampista ed un attaccante in caso di partenza di Correa).
Al contrario, la squadra più indietro sembra essere il Milan, con l’ambiente rossonero che deve ancora metabolizzare l’addio a Paolo Maldini.
Il centrocampo ha perso i due uomini più talentuosi ovvero Tonali, attratto dalle grandi ambizioni del Newcastle e Brahim Diaz, tornato alla Casa Blanca; sono arrivati dal Chelsea Loftus Cheek, sempre molto altalenante nella sua esperienza a Stamford Bridge e Pulisic, per il quale potrebbe porsi un problema di coesistenza con Leao.
Dovrà comunque arrivare un altro centrocampista (in predicato l’olandese Reijnders), vista la prolungata assenza di Bennacer, e una punta (il nome più caldo è quello di Morata).
In evoluzione il mercato della Roma che ha puntellato la difesa e il centrocampo con due ottimi innesti (Ndicka e Aouar) ma la cui necessità più urgente è rappresentata dall’attaccante, posto che Abraham è infortunato e ne avrà ancora per molto ed il solo Belotti non da garanzie, vista anche la sua scarsa vena realizzativa in questa fase della sua carriera.
L’obiettivo principale pare essere Scamacca, alla ricerca di riscatto dopo la deludente esperienza in Premier, ma non si può escludere un testa a testa con il Milan per Morata.
Ancora indecifrabile invece è il mercato della Juventus che non ha confermato Paredes, Cuadrado e Di Maria ed è impegnata nella sistemazione di alcuni importanti esuberi (Artur, McKennie e Zakaria in primis).
Al momento è arrivato il solo Weah per coprire il vuoto lasciato dal colombiano e i prossimi acquisti dipenderanno dalle eventuali cessioni eccellenti che Giuntoli (neo D.S.) potrebbe essere costretto a fare per esigenze di bilancio (Pogba e Vlahovic su tutti). In caso di partenza del croato il nome più caldo è Hojlund.
E chiudiamo proprio con l’Atalanta che, come al solito, si è mossa con grande anticipo acquistando due giocatori di caratura internazionale come Kolasinac e Bakker ed è sulle tracce di Becao per sistemare la difesa. Il mercato è ancora lungo e non è da escludere che i colpi migliori possano comunque arrivare sul filo di lana come spesso è capitato negli ultimi anni.
Come al solito le sentenze le darà poi il campo con il campionato che non è poi così lontano.
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