I Dirotta su Cuba si raccontano: “I fan sono la nostra linfa”

i Dirotta su Cuba rilasciano un'intervista alla redazione della Voce News e rivelano che i fan sono la loro linfa quotidiana

intervista dirotta su cuba

Dirotta su Cuba sono tornati. È uscito venerdì 6 settembre “Nothing is impossible”, il nuovo singolo dei Dirotta su Cuba disponibile in digital download su iTunes, su tutti gli store digitali e le piattaforme streaming.

La carriera dei Dirotta su Cuba

Sono lontani i tempi di “Gelosia!”, il singolo pubblicato nel 1995, certificato disco di platino. Da allora, hanno pubblicato ben 7 album, più uno speciale e hanno collaborato con Alex Baroni, Demo Morselli, Luca Jurman.

Dopo una lunga assenza discografica tornano sulla scena musicale nel 2016 con una linfa nuova: esce “Studio Sessions Vol. 1” che vanta collaborazioni importanti tra cui Mario Biondi, Fabrizio Bosso, Antonio Faraò, Dennis Chambers e Gary Grainger.

Più di un anno fa pubblicano il loro primo brano in inglese “Good Things”, ispirato da un viaggio a Londra: l’uscita di “Nothing Is Impossible” conferma forse l’inizio di una nuova era la band fiorentina, che mixa sonorità funky alle nuove tendenze black delle produzioni d’oltreoceano.

La nuova line up dei Dirotta è attualmente così composta: Simona Bencini (voce, lascia il gruppo nel 2002 e intraprende la carriera da solista, per tornare nel 2009), Stefano De Donato (basso), Francesco Cherubini (batteria), Andrea De Donato (tastiere), Daniele Vettori (chitarra), Marco Caponi (sax).

Vocenews.it li ha intervistati per voi.

Com’è nato il vostro ultimo singolo “Nothing is impossible”?

È il nostro secondo singolo in inglese. Ce l’avevamo nel cassetto già da qualche tempo e il titolo era già nato insieme alla melodia.

La frase era forte e carica di significato, poteva essere sviluppata in vari modi. Siamo partiti dalla celebre frase di Muhammed Alì “Impossible is Nothing”. Abbiamo lavorato per immagini, per essere più diretti ed efficaci,  trattando tematiche ecologiche, sociali e politiche su una base che d’altronde è molto up,  e quindi non potevamo appesantire troppo.

Anche il video riprende tematiche sociali, curiosa la scelta del protagonista…

Certo, il video non poteva ignorare un testo così importante seppur nella sua sinteticità. Considerando le tematiche più impegnate però, abbiamo cercato un’idea per non appesantire il tutto. L’idea geniale è stata quella di usare Gundam come protagonista del video, uno dei robot più amati dei cartoni giapponesi della nostra generazione, dandogli il compito di personificare quell’impegno che dovremmo mettere tutti nel voler cambiare o migliorare le cose nel mondo. Gundam è il nostro super eroe che rende tutto possibile.

I brani in inglese dei Dirotta su Cuba

Continuerete a scrivere brani in inglese?

Sì certo, nel prossimo disco ce ne saranno altri. L’inglese è la lingua del funk e tutto suona meglio: ha la capacità di esprimere concetti importanti con poche parole. Non ha la ricchezza né le sfumature lessicali dell’italiano, è una lingua più sintetica. Ciò nonostante non ci dimentichiamo che il successo dei Dirotta Su Cuba è proprio legato al fatto di aver cantato il funk in italiano, e continueremo a farlo! È a nostra cifra distintiva, lo sappiamo.

Avete fatto un lungo tour con doppia tappa al Blue Note di Milano. Cosa vi rimane?

La consapevole soddisfazione di aver seminato bene in questi anni e di aver lasciato un buon ricordo di sé, fatto di qualità, di grande musica. E di aver creato intorno a noi una community di persone che amano quello che facciamo e amano la musica alla quale ci ispiriamo, parliamo la stessa lingua in fondo. E al di là dei successi discografici o meno, loro sono sempre lì con lo stesso entusiasmo e passione che ci esortano a non mollare, a portare avanti questa “missione”, in fondo siamo rimasti i soli in Italia a suonare e comporre questo genere.

Che progetti avete per i prossimi mesi?

Un disco live in studio con i relativi video, un disco di inediti  sia in inglese che in italiano, nuove collaborazioni con Music4Love e… tanti concerti! Quelli non devono mancare mai perché sono la nostra benzina!