Il legame tra il popolo curdo e quello israeliano è affascinante, misterioso, intrecciato di affinità culturali e interessi comuni che si sono sviluppati nel corso dei secoli. Entrambi i popoli hanno vissuto come minoranze in un Medio Oriente dominato da grandi imperi e nazioni, affrontando sfide simili nel preservare la loro identità. I curdi, prevalentemente musulmani, e gli ebrei hanno condiviso territori e vissuti, specialmente nelle regioni del Kurdistan iracheno e in Iran, dove le due comunità hanno interagito pacificamente.
Con l’emergere di Israele come Stato nel 1948, molti ebrei curdi hanno fatto aliya, migrando verso la nuova patria, portando con sé le loro tradizioni e i legami culturali. Questo trasferimento ha creato un ponte concreto tra le due nazioni, che ha cominciato a manifestarsi anche a livello politico. Negli anni ’60 e ’70, Israele ha iniziato a vedere nei curdi un alleato potenziale, specialmente in Iraq, dove la loro lotta per l’autonomia si allineava con gli interessi israeliani di contrastare i regimi arabi ostili. Durante la ribellione curda in Iraq, Israele fornì supporto militare e logistico ai curdi, vedendo in questo un modo per indebolire un comune avversario.
Un esempio emblematico di questa collaborazione si è verificato durante l’insurrezione curda guidata da Mustafa Barzani. Israele, attraverso la cosiddetta dottrina della “periferia”, mirava a stabilire alleanze con minoranze non arabe, e il supporto ai curdi iracheni si inseriva perfettamente in questa strategia. Nonostante le difficoltà e la complessità geopolitica, la cooperazione ha mostrato che interessi condivisi possono unire popoli diversi in tempi di necessità.
Recentemente, Israele ha espresso sostegno per l’autodeterminazione curda, come dimostrato durante il referendum sull’indipendenza del Kurdistan iracheno nel 2017. Tuttavia, le relazioni ufficiali rimangono complesse, influenzate da attori regionali come la Turchia e l’Iran, che si oppongono a una maggiore autonomia curda.
Una figura carismatica nel panorama curdo che ha mostrato simpatia per Israele è stata Masoud Barzani, il leader del Kurdistan iracheno. Barzani ha più volte sottolineato l’importanza delle relazioni con Israele, riconoscendo il supporto storico ricevuto. “The Kurdish National Movement: Its Origins and Development” di Wadie Jwaideh, esplora in dettaglio le interazioni storiche e politiche tra i curdi e altri attori regionali, inclusa Israele. Mentre le sfide continuano a plasmare il Medio Oriente, le storie intrecciate dei curdi e degli israeliani offrono un esempio di come la storia, la cultura e la politica possano convergere per creare legami inaspettati e inediti.
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