L’uomo accusato di aver ucciso la compagna incinta rende dichiarazioni spontanee, il padre e la sorella della vittima escono dall’aula della Corte d’Assise d’Appello mentre i giudici hanno vietato l’ingresso alle telecamere.
Quattro minuti di dichiarazioni spontanee sono stati dedicati da Alessandro Impagnatiello, imputato per l’omicidio pluriaggravato della compagna incinta Giulia Tramontano e del nascituro Thiago. Nel corso della prima udienza del processo, ha chiesto scusa per aver “distrutto la vita di Giulia e del bambino che ero pronto ad accogliere”. Impagnatiello ha ammesso la gravità dei suoi atti, esprimendo il desiderio di rivolgersi a Giulia e alla sua famiglia, anche se ha riconosciuto l’inspiegabilità della sua condotta per la disumanità dell’evento.
Le sue parole, pronunciate con fatica, sono rimaste senza sguardo incrociato con i genitori e i fratelli di Giulia, causando l’uscita dalla sala dell’aula di suo padre e della sorella Chiara. Impagnatiello ha rivelato di sentirsi già “non vivo più” e ha raccontato di essere andato via quel tragico giorno, sottolineando che il suo parlare non implica necessariamente la sua vivacità. Ha confessato di sperare di non svegliarsi più al mattino, delineando un senso di pena infinita.
L’accusato come scrive ha chiesto comprensione per le sue scuse, riconoscendo la difficoltà di perdonare per chi vive la perdita di un figlio. Ha concluso dicendo che, fintanto che sarà presente, dovrà continuare a chiedere scusa a tutte le persone coinvolte. L’intervento di Impagnatiello ha segnato la chiusura della prima udienza, anticipando un processo che si protrarrà nei mesi successivi.
Il processo, presieduto da Antonella Bertoja con a latere la giudice Sofia Fioretta, ha già affrontato le questioni preliminari, ammettendo solo i familiari stretti di Giulia come parti civili. La Procura, rappresentata da Letizia Mannella e Alessia Menegazzo, ha citato 33 testimoni e presentato prove, compreso un video del baby shower e un messaggio vocale di Giulia. Il prossimo passo sarà il 12 febbraio, quando inizieranno le audizioni dei testimoni dell’accusa.