Sono state comunicate le nuove date della piccola tournée in Umbria dedicata alla rappresentazione di una delle opere più emblematiche del ‘900: L’Histoire du soldat di Igor Stravinskij. La manifestazione fu sospesa a causa di problemi sanitari dovuti al covid. Le recite partiranno domani 25 aprile a Foligno e proseguiranno a Terni, Perugia, Orvieto. Il collaudato spettacolo, prodotto dall’Associazione In Canto, è interpretato dall’attore napoletano Peppe Servillo. Sul podio Fabio Maestri con l’Ensemble In Canto. Graziano Sirci ne cura la regia con la parte scenica affidata alla “sand art” di Paola Saracini.
L’Histoire du soldat un piccolo-grande capolavoro
Quando si parla dell’Histoire du soldat di Igor Stravinskij è opinione di tutti che ci troviamo di fronte a un piccolo-grande capolavoro. Ciò è dovuto al fatto che la composizione fu influenzata da difficoltà contingenti. Siamo nel 1918 in Svizzera e le ristrettezze del momento limitavano le disponibilità finanziarie e, nel contempo, c’era la necessità di guadagnarsi da vivere. Il genio di Stravinskij riuscì a produrre un capolavoro basato su una voce recitante, sette strumenti e un apparato scenico minimalista. Inoltre l’allestimento doveva essere facilmente trasportabile per essere rappresentato ovunque, teatri o piazze. Questa vicenda può essere considerata il ‘paradigma’ dell’attuale situazione che stiamo vivendo oggi.
Una fiaba russa proveniente dalla raccolta di Afanas’ev è stata il modello dal quale ne è scaturita la storia. Racconta di un soldato che, tornando al suo paese in licenza, incontra il diavolo con il quale stringe un patto. Con lui baratta il suo violino con un libro magico che potrà procurargli la ricchezza. Resterà ingannato e il diavolo avrà la sua anima.
Stravinskij scrisse una partitura geniale composta da una serie di pezzi brevi e brevissimi, molti di carattere brillante, come marce, valzer, tango e ragtime.
L’Histoire du soldat di Stravinskij. I pregi della realizzazione.
Questa realizzazione de l’L’Histoire du soldat ha dimostrato, nelle precedenti rappresentazioni, di possedere diversi pregi. Innanzi tutto la realizzazione scenica di Paola Saracini artista che per l’occasione ha adottato i principi della ‘sand art’. È una tecnica utilizzata nella cinematografia d’animazione basata sulle sensazioni di immagini bidimensionali create sfruttando la plasticità della sabbia. A seconda della quantità o spessore della sabbia, si ottiene un effetto magico di luce-ombra che determina varie suggestioni per lo spettatore. Completa la parte visiva la regia di Graziano Circi che ha adattato i movimenti al fine di amplificare queste suggestioni.
Altro pregio è l’esecuzione che Fabio Maestri, specialista del ‘900 musicale, che in diverse occasioni ha affrontato questa partitura. Ha sempre offerto una interpretazione funzionale alla grandezza della partitura per la quale ha sempre curato con convinzione e determinazione i ritmi e i colori. Qui sarà coadiuvato dall’Ensemble In Canto, formazione ideale in quanto ne fanno parte alcuni dei migliori strumentisti italiani.
Infine Peppe Servillo la cui carriera di cantante e di attore è nota a tutti. È riuscito a personalizzare la sua interpretazione, sempre fantasiosa ed incisiva, abbinando alla sua rilettura del testo originale di Charles-Ferdinand Ramuz qualche intervento in dialetto napoletano.
Le rappresentazioni in programma.
Questa rappresentazione de l’Histoire du Soldat gode del sostegno dei fondi POR FERS Umbria 2015-2020 e del patrocinio di tutti i comuni che ospiteranno lo spettacolo. L’articolazione delle recite ne prevede una nell’ambito del progetto OperaScuola che l’Associazione In Canto porta avanti con successo dal 2003, in programma il 26 aprile alle ore 11.00 al Teatro Secci di Terni.
Le altre recite sono in programma, tutte alle ore 21.00 per domani 25 aprile a Foligno all’Auditorium San Domenico, il 26 aprile a Terni al Teatro Secci, il 27 aprile a Perugia all’Auditorium Santa Cecilia e l’ultima il 28 aprile a Orvieto al Teatro del Carmine.