La delegazione di Hamas ha lasciato il Cairo con l’intenzione di portare una risposta scritta alla proposta di cessate il fuoco a Gaza. Gli occidentali e diversi Paesi arabi stanno esercitando pressione affinché Hamas accetti l’ultima proposta di tregua. Sami Abu Zuhri, funzionario di Hamas, ha dichiarato: “Abbiamo garantito ai nostri partner in Egitto e Qatar il nostro impegno nel raggiungere un accordo, ma non ci piegheremo alle pressioni degli Stati Uniti”. Secondo una fonte diplomatica francese citata da Reuters, nei negoziati si è registrata una convergenza sul numero di ostaggi da rilasciare in cambio dei palestinesi detenuti nelle carceri israeliane. Tuttavia, persistono ostacoli riguardo alla natura a lungo termine della tregua. “Non siamo lontani da un accordo, ma non è la prima volta”, ha aggiunto la fonte, suggerendo che in passato situazioni simili non hanno portato a una intesa definitiva.
Intanto il capo di stato maggiore delle forze di difesa israeliane, il tenente generale Herzi Halevi, ha dato il via libera ai piani finali per un’azione militare a Rafah e nei campi profughi nel centro della Striscia di Gaza. Secondo quanto riportato dal sito di notizie Ynet, senza citare fonti specifiche, i carri armati israeliani sono posizionati lungo il confine di Gaza e sono pronti ad avviare un’offensiva controversa, vista da Israele come un’ultima mossa necessaria per sradicare le forze combattenti di Hamas.
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