Tra l’1 gennaio e il 12 novembre scorso, in Italia sono stati commessi 285 omicidi, con 102 vittime donne. Numeri in crescita rispetto allo stesso periodo del 2022. Si tratta di una vera e propria emergenza nazionale.
Giulia Cecchettin, 22 anni rinvenuta questa mattina priva di vita nei pressi del lago di Barcis, in provincia di Pordenone, è la 105esima donna uccisa in Italia dall’inizio dell’anno. Poche ore prima, in Calabria, a cadere vittima di un agguato a colpi di fucile era stata Francesca Romeo, 67 anni, dottoressa della guardia medica di Santa Cristina d’Aspromonte.
Come scrive l’AGI quattro giorni fa Patrizia Lombardi Vella, 54 anni, era stata strangolata, probabilmente dal figlio, a Capodrise, nel Casertano. Secondo il report settimanale del Servizio analisi criminale della direzione centrale della polizia criminale, “tra l’1 gennaio e il 12 novembre, in Italia sono stati commessi 285 omicidi, con 102 vittime donne, di cui 82 uccise in ambito familiare/affettivo; di queste, 53 hanno trovato la morte per mano del partner o dell’ex partner”.
Rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso si registra un incremento sia del numero degli omicidi, che da 274 salgono a 285 (+4%), sia delle vittime donne, che da 101 passano a 102 (+1%). Lo stesso vale per quanto riguarda i delitti commessi in ambito familiare/affettivo dove emerge un aumento nell’andamento generale degli eventi, da 120 a 125 (+4%), mentre fa registrare un decremento il numero delle vittime di genere femminile, che da 88 diventano 82 (-7%).
In aumento, rispetto allo stesso periodo del 2022, sia il numero degli omicidi commessi dal partner o ex partner, che da 56 diventano 58 (+4%), che quello delle relative vittime donne, che da 51 passano a 53 (+4%). Numeri che mostrano che il tema dei femminicidi sia una vera e propria emergenza nazionale.
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