Sarebbero state fermate due persone ieri 12 febbraio dai Carabinieri per aver partecipato all’omicidio di moglie e 2 figli da parte di Giovanni Barreca, che li credeva “posseduti dal demonio”.
Giovanni Barreca in preda a deliri mistici e ossessionato da Satana
“Abbiamo fatto solo del bene”, avrebbero detto agli investigatori durante l’interrogatorio fiume di domenica scorsa.
L’avvocato della coppia nega che siano stati interrogati: “Sono confusi e si professano innocenti”. Nessun pentimento e dunque nessun tentativo di rinnegare i tre atroci delitti commessi. Giovanni Barreca e i suoi complici, Sabrina Fina e Massimo Carandente, questi i nomi dei coinvolti, rivendicano il folle gesto compiuto.
Dietro l’uccisione della moglie di Barreca, Antonella Salamone, di 42 anni, e dei figli Kevin ed Emanuel, di 15 e 5 anni, pianificata da tempo, nei minimi particolari, ci sarebbe stato il tentativo di liberare la casa dell’uomo dal demonio. Questo almeno a quanto si è giunti e la presenza di una setta.
Sarebbe stato lo stesso Barreca a contattare la coppia, conosciuta durante incontri di preghiera in una chiesa evangelica da cui si erano poi tutti allontanati. Assieme al muratore tenevano “incontri privati di preghiera e di letture delle Scritture”. Un rapporto quello tra i due fermati e l’uomo, che ha alimentato l’ossessione mistica del muratore, anche lui un fanatico religioso. Barreca aveva poi chiesto ai due di essere aiutato a liberarsi dalla presenza di Satana che si era impossessato della donna e dei due ragazzini.
Giovanni Barreca e il fanatismo religioso
Per motivi ancora non chiari, l’uomo avrebbe risparmiato la terza figlia 17enne, trovata illesa e sotto choc nella casa dell’orrore. In stato confusionale e poco lucida, avrebbe assistito al massacro e sarebbe stata per ore vicino ai cadaveri insieme al padre. Ora la giovane si trova in una comunità.
Mentre Fina e Carandente, che nei loro profili social pieni di post a sfondo religioso, sfogano tutto il loro fanatismo, avrebbero accettato se non istigato la mattanza. “Mia sorella mi ha detto che queste due persone sono entrate nella loro famiglia. Gli dicevano che i demoni erano dentro mia sorella e mio nipote e praticamente dovevano essere bruciati e sepolti” ha raccontato Calogero Salamone, fratello di Antonella.
Una condivisione non solo psicologica la loro. I due avrebbero, infatti, partecipato materialmente ai tre delitti che, col passare delle ore, si rivelano sempre più macabri.
Il demonio possiede la mia famiglia
Barreca, con tutta probabilità, ha ucciso la Salomone dieci giorni prima. Complesso anche per i medici legali che dovranno eseguire l’autopsia, chiarire come sia stata assassinata e l’esatta data della morte.
Della vittima sono stati trovati solo pochi resti carbonizzati. Accanto alle spoglie, sotterrate sotto pochi centimetri di terra ad Altavilla Milicia, c’erano vestiti e suppellettili della donna, tutti elementi che fanno pensare a un vero proprio rituale esoterico.
I tre avrebbero voluto purificare il corpo e gli oggetti col fuoco. Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, basate anche sulla confessione di Barreca e sul racconto della figlia 17enne, sarebbe poi toccato ai fratellini, che prima di essere soffocati sarebbero stati sottoposti a sevizie. Sui corpi sono stati trovati lividi e ferite.
Quando Barreca, sabato notte, ha chiamato i carabinieri confessando gli omicidi, i militari sono corsi nell’abitazione e hanno trovato Kevin ed Emanuel morti. Secondo indiscrezioni Barreca ha incaprettato i due ragazzini. Sotto choc la comunità di Altavilla Milicia.
Il dolore di Altavilla Milicia
Sconvolta la comunità di Altavilla, il piccolo paese in cui la coppia era conosciuta. La condizione economica della famiglia non era buona, tanto che il Comune, per aiutarli, aveva trovato alla vittima piccoli lavoretti. La donna era seguita dagli assistenti sociali che non hanno mai avuto, però, il sospetto di violenze in famiglia.
E a non aver nutrito sospetti su un ipotetico inferno familiare è anche il pastore della chiesa evangelica che la Salamone aveva seguito per un po’. “Si era allontanata dalla comunità. Ma l’avevo rivista recentemente e mi aveva raccontato che pregava e leggeva le sacre scritture in casa con altre persone”.
Stamani nell’istituto, è stato osservato un minuto di raccoglimento e silenzio.
Il Paese sotto choc
Il sindaco del paese, Pino Virga, ha sospeso tutti gli eventi organizzati per il carnevale e indirà il lutto cittadino nel giorno delle esequie.
La scuola ha anche annullato la partecipazione alla manifestazione di Carnevale organizzata per domani dall’Amministrazione comunale di Bagheria.
Posto sul banco della classe del liceo artistico Renato Guttuso di Bagheria, frequentato da Kevin, un mazzo di fiori. I due ragazzi erano assenti da scuola da lunedì scorso. “Gli insegnanti dopo alcuni giorni avevano chiamato a casa – aggiunge la dirigente – e i due alunni avevano detto che stavano male. Con l’influenza di questo periodo non ci siamo allarmati. Del resto i ragazzi hanno sempre frequentato regolarmente e con buoni risultati”.
E un particolare inquietante viene fuori dai racconti di alcuni amici del liceo artistico di Kevin.
Uno degli alunni ha riferito di aver ricevuto, pochi giorni prima del delitto, un messaggio. “Kevin scriveva che il suo fratellino gli diceva che c’erano i demoni in casa. Demoni che avrebbero ucciso e distrutto la loro famiglia. Mi aveva anche detto che erano entrate in casa due persone, se non ricordo male, venivano chiamate fratelli di Dio”. Forse il nome della setta.
Nelle prossime ore saranno sentiti gli insegnanti e i compagni del 15enne e dell’unica superstite della famiglia. Indagini in corso per ricostruire la dinamica, si attendono comunque le autopsie.