In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Gino Cecchettin, padre di Giulia, tragicamente uccisa da Filippo Turetta l’11 novembre 2023, ha lanciato un appello alla società affinché si sostenga la famiglia Turetta in questo momento di grande difficoltà.
Secondo Cecchettin, “Quello che come società tutti noi, nessuno escluso, dovremmo fare è aiutare la famiglia Turetta. Questo dovrebbe essere il nostro dovere: aiutare un uomo che sta vivendo un momento di grande difficoltà, non accanirci contro di lui”. Queste parole riflettono un invito alla solidarietà e alla comprensione verso chi si trova a dover affrontare una situazione dolorosa e complessa.
Cecchettin ha commentato anche le parole di Nicola Turetta, padre di Filippo, rivolte al figlio in carcere, sottolineando come il dibattito pubblico si sia acceso, con opinioni contrastanti. “Tutti si sono fatti un’opinione e hanno sentito il bisogno di esprimerla. Chi lo ha criticato come chi lo ha difeso. Io no, non entro nel merito, non giudico”, ha affermato, aggiungendo che la divulgazione delle dichiarazioni dopo nove mesi non ha avuto alcun senso, a suo avviso.
L’appello di Cecchettin è chiaro: “Accanirsi contro un papà che sta vivendo un momento di grande difficoltà è sbagliato. Noi tutti dovremmo pensare a questa famiglia, a come aiutarla. Noi come singoli e come società dovremmo porci questo tema. Hanno un altro figlio questi genitori e devono poter andare avanti al meglio. Il nostro compito è costruire valore”.
Gino Cecchettin ha inoltre rivelato di mantenere un contatto con la famiglia Turetta durante le festività, come Natale e Pasqua, dimostrando come, anche in momenti di estrema tragedia, il dialogo e il sostegno reciproco possano contribuire a lenire il dolore e a costruire un futuro migliore.