L’esercito israeliano è penetrato in profondità all’interno dell’abitato. Dopo aver superato l’area dell’ospedale Shifa, le truppe si sono inoltrate, in direzione est-ovest, lungo la via Omar al-Mukhtar ed in parallelo lungo via Nasser, e sono giunte in prossimità della Chiesa di San Porfirio, qui siamo ormai nel cuore del centro urbano. Dopo questo avanzamento gli israeliani dovrebbero controllare una buona parte del quartiere di Beit Hanoun, dove si registrano combattimenti.
Un altro avanzamento è avvenuto dalla zona sud della città, in direzione nord; superando il quartiere di Wahsh, questa penetrazione potrebbe congiungersi con quella citata in precedenza all’altezza di via Nasser, circondando l’area dell’Università di Al Aqsa, ormai alle spalle, ed isolandola. L’altra penetrazione, quella più a nord, che partendo dalla striscia litoranea è penetrata in città fino a giungere davanti a Via Al Saftawy ed alle Scuole Secondarie Femminili Faisal è invece ferma da circa tre giorni.
Sul fronte con il Libano, Hebzollah ha approfittato del cattivo tempo per intensificare gli attacchi missilistici e di droni sul nord di Israele. Secondo lo Stato ebraico Hezbollah ha lanciato più di mille proiettili sul suo territorio da quando sono iniziate le ostilità.
Sul fronte yemenita gli Houthi di Ansar Allah hanno sequestrato una nave commerciale nel Mar Rosso con tutti i suoi passeggeri e l’equipaggio, sostenendo che si tratta di un’imbarcazione israeliana. Israele smentisce che la nave sia di sua appartenenza e aggiunge che a bordo non c’è alcun israeliano.
Sul fronte siriano-iracheno la “Resistenza Islamica”, domenica 19 ottobre, ha emesso un comunicato in cui dichiara di aver colpito con droni le basi statunitensi di Tal Baydar, in Siria e di Harir, in Iraq.
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