Mite lavoratore viene scambiato per un criminale e arrestato . Joe sta andando dalla fidanzata per farle la proposta quando un poliziotto lo crede il rapitore di un bambino della zona La rabbia delle persone, provoca un incendio nella prigione da cui il supposto delinquente riesce a scampare. Creduto morto, l’uomo vorrebbe darsi alla latitanza ma la ragazza lo convince a costituirsi. La vendetta di Joe sarà far condannare le persone che lo avevano creduto colpevole. Furia è un film del 1936 diretto da Fritz Lang.
Primo lavoro americano del regista tedesco è una riflessione sulla casualità del male e il pregiudizio . In contrapposizione a un protagonista di animo gentile c’è un popolo guidato dall’istinto. Dramma a tinte forti Furia ha la capacità di essere, come tanti lavori di Lang, totalmente asettico. La vicenda parte da un fraintendimento che potrebbe accadere a chiunque e dalle intenzioni di una massa troppo disposta a credere tutto. Gli individui che si riuniscono per linciare il protagonista non dubitano a tal punto di trasformarsi in veri delinquenti per cacciare un presunto colpevole.
Dotato di gran ritmo e della interpretazione superba di Spencer Tracy il film è l’esempio di come l’illusione possa distruggere. L’ambientazione di provincia rende la storia più credibile privandola di possibilità. Lang si discosta dai sui primi lavori ma tiene sempre ben in vista la casualità, vero motore di ogni esistenza. La regia raggiunge un’intensità notevole grazie ad un sapiente utilizzo dei primi piani e alla costruzione delle scene collettive (il linciaggio) Un film lontano che insegna come fare prodotti di largo utilizzo pur mantenendo una cura propria del cinema di nicchia. La sceneggiatura è lo specchio di una porzione di mondo e i silenzi contribuiscono a trasmettere l’inquietudine di un innocente.
Il finale è un atto d’accusa contro la superficialità e allo stesso modo un invito a evitare ogni pregiudizio. Furia racconta un pezzo di tempo e luogo che potrebbe essere eterno. In scena va La natura degli esseri umani guidata dall’istinto e da una desolazione irreversibile