Hamilton, Hammer Time, il Re Nero, chiamatelo come volete, ma il sei volte campione del mondo ha trionfato anche sul circuito intitolato a Enzo e Dino Ferrari, che è tornato a essere palcoscenico della Formula 1 dopo 14 anni di assenza. Grande gioia in casa Mercedes che ha conquistato il settimo titolo costruttori consecutivo a 5 gare dalla fine del Mondiale. 100 vittorie con questa, confermandosi imbattibile nell’era turbo-ibrida e battendo il record della Ferrari di Michael Schumacher fermatasi a sei titoli consecutivi.
La fortuna aiuta gli audaci
Quello che abbiamo visto al Gran Premio di Imola è stato un Lewis incattivito e allo stesso tempo spaziale, che ha saputo costruirsi una gara dall’impronta quasi poetica, se così si può dire. Dopo la beffa del sabato in qualifica, che gli è valsa la partenza dalla seconda piazza alle spalle di Valtteri Bottas, il britannico è deciso a siglare la sua 93° vittoria in carriera, forse la più agognata, proprio sulla pista del suo idolo, quella che consacrò definitivamente alla storia Ayrton Senna.
Dopo il pit stop di Bottas al 20° giro, Hamilton si è portato in testa al GP dell’ Emilia Romagna creandosi un buon vantaggio a suon di giri veloci e con gomme al limite. Bravo, ma anche fortunato Lewis che approfitta della Virtual Safety Car al 30° giro per pittare, rientrando in pista mantenendo il comando del GP. Hamilton sarebbe rientrato comunque da leader, ma la presenza della VSC gli ha consentito di incrementare ulteriormente il gap su Bottas, che ha concluso la gara con un secondo piazzamento.
Bravo e fortunato anche Daniel Ricciardo che ha terminato terzo, complice anche il ritiro di Verstappen, ma il secondo podio stagionale dell’australiano è un segnale positivo dei progressi fatti da Renault, che si proietta così terza nel mondiale costruttori. Gara sfortunata invece per Max Verstappen che, presosi la seconda posizione grazie a un bellissimo sorpasso su Bottas, si vede poi costretto al ritiro. Per l’olandese è foratura al giro 52 a causa di un detrito dell’endplate della Ferrari di Vettel che ha colpito la posteriore destra della sua Red Bull.
Podio nel mirino della Ferrari
Giù dal podio l’Alpha Tauri di Daniil Kvyat, mentre in quinta posizione troviamo la Ferrari di Charles Leclerc. Il monegasco conferma il trend positivo delle ultime gare al passo della Renault di Ricciardo e della Racing Point di Sergio Perez. Gara invece dal risvolto amaro per Sebastian Vettel arrivato al traguardo in 13° posizione, fuori dalla zona punti. Il tedesco ha dimostrato un buon ritmo nel primo stint e feeling con la gomma media con cui ha percorso 41 giri, ma viene tradito da un pit stop interminabile di 13 secondi che ne pregiudica la seconda parte di gara.
Belle soddisfazioni per gli altri motorizzati Ferrari, i piloti dell’Alfa Romeo Racing Kimi Raikkonen e Antonio Giovinazzi finiscono in zona punti rispettivamente in 9° e 10° posizione andando ad avvalorare la loro riconferma per il 2021. Per la prossima tappa il Circus della F1 si trasferirà a Istanbul per il Gran Premio della Turchia, dove per Hamilton si presenterà l’occasione concreta di poter agganciare il record più ambito di Schumacher e ottenere così il suo settimo titolo mondiale.