“Figlio, non sei più giglio”: un’inchiesta teatrale sulla violenza femminile

Un'opera teatrale che sfida il silenzio sul femminicidio

Mariella Nava e Daniela Poggi
Mariella Nava e Daniela Poggi

Un’opera firmata da tre talentuose donne

La Bottega Poggi presenae “Figlio, non sei più giglio”, uno spettacolo scritto e diretto da Stefania Porrino. Questo progetto coinvolge l’attrice Daniela Poggi, la musicista Mariella Nava e la stessa Porrino, in un’opera che affronta il delicato tema del femminicidio. Il sostegno della Global Thinking Foundation ha reso possibile questa iniziativa, che si propone di sensibilizzare il pubblico su un argomento drammaticamente attuale.

Femminicidi: un problema ancora irrisolto

Nel mese di agosto 2024, tre donne sono state tragicamente uccise in soli quindici giorni. Sebbene i dati segnalino un calo del 21% dei femminicidi nei primi sei mesi del 2024 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, la situazione rimane allarmante. Questo spettacolo intende interrogarsi su cosa si possa fare per prevenire tali violenze, educare la società e rigenerare i rapporti tra i sessi.

La questione dell’educazione e delle relazioni familiari

Uno dei temi centrali di “Figlio, non sei più giglio” è la riflessione su come l’educazione e le relazioni familiari possano influenzare il comportamento degli uomini. La narrazione suggerisce che un rapporto possessivo tra madri e figli maschi possa contribuire a una maturazione affettiva distorta. La domanda provocatoria che emerge è: “E se fosse proprio la madre che l’uomo vuole uccidere identificandola con la propria compagna?”

Un dialogo tra madri: esperienze a confronto

Nel testo, ispirato al “Pianto della Madonna” di Jacopone da Todi, due madri si confrontano. L’attrice interpreta una madre di un femminicida, mentre la musicista è madre di un giovane apparentemente “normale”. Questo dialogo toccante porta alla luce la necessità di osservare e comprendere i segnali nei rapporti genitoriali. La madre dell’assassino lancia un monito: “L’hai mai guardato veramente negli occhi? Stai attenta a tuo figlio, osservalo bene!”

Il teatro come strumento di consapevolezza

Il teatro ha il potere di affrontare conflitti e di esprimere emozioni in modo diretto e coinvolgente. “Figlio, non sei più giglio” non è solo uno spettacolo, ma un’opportunità per il pubblico di riflettere su una società che fatica a riconoscere il diritto al rispetto di ogni donna. Questa opera invita gli spettatori a intraprendere un cammino di autocoscienza e a porsi domande fondamentali sulla normalità apparente di comportamenti devianti.

In tournée nel 2024

Dopo il successo delle 17 repliche della scorsa stagione, “Figlio, non sei più giglio” sarà in tournée nel 2024, continuando a diffondere un messaggio importante e urgente. L’opera non solo intrattiene, ma spinge a riflettere su un tema che riguarda tutti noi: la lotta contro il femminicidio e la necessità di un cambiamento culturale profondo.