Al Palazzo Bonaparte di Roma è stata inaugurata lo scorso 16 settembre “Fernando Botero. La grande mostra”. Un significativo omaggio al grande pittore colombiano ad un anno dalla sua scomparsa con una mostra, per qualità e quantità, mai allestita in Italia. Curatrici sono la figlia Lina Botero e Cristina Carrillo de Albornoz, grande esperta della sua opera. Sarà a disposizione del pubblico fino al prossimo 19 gennaio.
“Fernando Botero. La grande mostra” omaggio al pittore colombiano.
La mostra ospitata da Palazzo Bonaparte, “Fernando Botero. La grande mostra” inaugurata lo scorso 16 settembre può essere considera la prima e più completa mai realizzata in Italia in onore di Fernando Botero. Per questa occasione giunge ad un anno esatto dalla scomparsa dell’artista che è uno dei più amati dal grande pubblico internazionale.
La mostra è di notevoli dimensioni qualitative e quantitative. Prodotta e organizzata da Arthemisia in collaborazione con la Fernando Botero Foundation ha come curatrici Lina Botero figlia dell’artista e Cristina Carrillo de Albornoz, grande esperta della sua opera. Più di 120 sono le opere in esposizione collocate al primo e secondo piano di Palazzo Bonaparte tutte significative per metter in evidenza i 60 anni di carriera artistica di Botero. Oltre alle numerosissime opere conosciute sono esposte alcune giudicate dalle stesse curatrici ‘inedite’.
Si tratta in primis di Omaggio a Mantegna del 1958, ritenuta addirittura perduta, ottenuta in prestito straordinario da una collezione privata degli Stati Uniti, posta come ‘incipit’ ideale della mostra. L’altra è una versione dell’infanta da “Las Meninas” di Velázquez mai esposta perché appesa nello studio parigino di Botero.
La struttura della mostra
La mostra è molto bene inserita negli splendidi spazi di Palazzo Bonaparte proponendo un percorso agevole nella fruizione grazie alla collocazione delle opere ed alla efficace illuminazione che riesce ad esaltare i vivi colori dei quadri di Botero. È suddivisa in 11 sezioni ognuna dei quali dedicata ai diversi momenti ispirativi dell’arte di Botero. La prima, intitolata Versioni, è dedicata a quelle opere ispirate a grandi capolavori contenute nei più importanti musei del mondo. Poi quattro sezioni dedicate alle varie tecniche figurative utilizzate da Botero, La scultura, Disegni, La natura morta e I pastelli.
Poi non poteva mancare la sua particolare religiosità, a proposito della quale Botero diceva di essere “a volte credente, a volte agnostico”. Nella sezione, chiamata “La religione. Oltre le convenzioni” spicca il famoso ritratto del “Bagno del Vaticano”. Poi il Circo e La Corrida due ambientazioni che hanno stimolato la fantasia cromatica di Botero. Poi la sezione “La violenza” elemento sempre presente nella storia che Botero rievoca con un drammatico disegno ispirato allo scandalo di Abu Ghraib. Infine le due ultime sezioni. La decima dedicata agli Acquerelli e l’undicesimo “America Latina: le sue radici colombiane” un delicato omaggio alle sue origini.
Una mostra di indubbio spessore culturale che per comprenderne le qualità e le peculiarità vogliamo citare le parole di Lina Botero co-curatrice della mostra: “Questa è una mostra eccezionale perché è la prima grande esposizione di pitture dedicata a Fernando Botero dopo la sua morte. È anche una visione diversa del suo lavoro, che mette in evidenza la maestria con cui Botero ha lavorato con tecniche diverse nel corso della sua carriera artistica” aggiungendo poi “È un’occasione straordinaria per celebrare il primo anniversario della morte di mio padre in Italia, un Paese che ha significato molto per lui e per il suo lavoro”.
Fernando Botero. La grande mostra
Palazzo Bonaparte
Piazza Venezia, 5. Roma
17 settembre 2024 – 19 gennaio 2025
Con il Patrocinio di Ministero della cultura – Regione Lazio – Comune di Roma – Assessorato alla Cultura