Anche il Portogallo diventa terra di conquista per un dominatore come Lewis Hamilton, che sull’inedito tracciato di Portimão centra la sua 92esima vittoria in carriera. “Hammer Time” abbatte così il record di successi del sette volte campione del mondo Michael Schumacher, andando a resettare lo storico punto di riferimento di vittorie in F1.
Doppietta Mercedes, ma è Lewis a fare la differenza
Al Gran Premio di Portimão i piloti Mercedes conquistano i primi due gradini più alti del podio. Ma nel corso del weekend portoghese è evidente come sia devastante il confronto tra Hamilton e il suo compagno Valtteri Bottas, che lo segue terminando la gara con quasi mezzo minuto di ritardo. Una batosta psicologica per il finlandese che si è reso protagonista di tutte le sessioni di Libere per poi esser messo in penombra, prima in qualifica e poi in gara dal britannico, che gli strappa persino il punto del giro veloce. Completa il podio il terzo posto di Max Verstappen con una Red Bull che si conferma ancora una volta la seconda forza del Mondiale, anche se mai in grado di impensierire e avvicinare le Frecce Nere.
Box Ferrari diviso a metà
Weekend in crescita per la scuderia Ferrari, ma solo nella metà box di Charles Leclerc. Il team di Maranello ha portato sul circuito portoghese nuovi aggiornamenti che si sono rivelati proficui. Il monegasco infatti sembra abbia acquistato maggior fiducia nella sua vettura terminando la gara in quarta posizione, giù dal podio, ma con segnali positivi a livello di prestazione e passo gara. Non è dello stesso avviso il suo compagno di squadra Sebastian Vettel che, frenato dal traffico delle retrovie alla partenza, non è riuscito ad andare oltre la decima posizione.
Due facce della stessa medaglia in casa Ferrari, con un Leclerc che promuove a pieni voti le novità apportate alla SF1000 e un Vettel che, nel post gara, esprime tutta la sua frustrazione nel non riuscire a guidare una vettura a detta sua non sincera. Due performance nettamente differenti che rendono di difficile comprensione il reale potenziale di questa Ferrari, in vista anche del 2021. Ma ora testa al prossimo appuntamento, quello di Imola, che andrà a completare il trittico di gare italiane dopo Monza e Mugello. Un’occasione che riaccende le speranze degli italiani di poter rivedere una Rossa lottare per il podio, in una stagione che si sta rivelando tutta in salita.