Martedì 8 ottobre il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha firmato il decreto di espulsione, per motivi di sicurezza di stato, nei confronti dell’imam del centro islamico IQRAA di Bologna, Zulfiqar Khan. Il Ministro evidenzia nel decreto come dall’autunno 2023 Khan fosse attenzionato per il suo “crescente fanatismo ideologico” e per la sua “propensione verso posizioni radicali”, connotate da un forte risentimento antioccidentale e antisemita e da una retorica omofoba e antifemminista. In uno dei suoi sermoni, si aggiunge, ha esortato i fedeli musulmani a combattere la pretesa dello Stato di imporre il pagamento dei tributi in quanto le risorse devono rimanere nella comunità musulmana. In un incontro in un centro di Bologna aveva definito l’omosessualità “una malattia da curare” che ogni musulmano ha il diritto di contrastare “per evitare conseguenze catastrofiche quali addirittura l’estinzione stessa del genere umano”. In video pubblicati sui social tra novembre 2023 e aprile 2024 ha accusato americani, tedeschi, francesi, inglesi e italiani di sostenere “gli impuri sionisti” e in un altro ha invocato Allah affinché distrugga gli oppressori, cioè gli Stati occidentali che appoggiano Israele. Risulterebbe anche in grado di generare proselitismo e in contatti con stranieri emersi in indagini per la loro appartenenza ad ambienti “dell’Islam ultra-radicale” e che è in grado di favoreggiare l’infiltrazione nel territorio bolognese di organizzazioni politico-religiose e para-terroriste. Il pachistano 54enne, era in Italia dal 1995, ed è titolare di permesso di soggiorno, revocato contestualmente all’espulsione.
Da diverso tempo, il centro islamico IQRAA, situato nel sotterraneo di un capannone in zona Corticella a Bologna, era diventato un trampolino di lancio per continui attacchi contro ebrei, “sionisti”, contro il presidente statunitense Joe Biden, Israele, ma anche per dichiarazioni di sostegno a Hamas e Hezbollah. Il tutto perpetrato da Khan. Vocenews ha seguito la vicenda di Zulfiqar Khan fin dagli inizi, con numerosi articoli dettagliati, riprendendo tutte le affermazioni dell’imam con costanza e precisione. Ciò che Khan affermava veniva ripreso con tanto di minuto e secondo. Del resto, il predicatore pubblicava tutti i suoi sermoni su Facebook.
Nel maggio 2024, durante un discorso, Khan aveva detto:
“Questi piccoli guerrieri, un gruppo di persone chiamato Hamas. Hanno reso chiaro al mondo che questi sono codardi (Israele, i sionisti), non possono fare nulla contro gli uomini, possono solo agire contro i bambini, contro le donne, contro i civili”.
E ancora:
“Abbiamo visto che così tanti fratelli hanno paura di dire che Hamas è un gruppo sincero, mujaheddin, perché hanno bombardato tutti i musulmani in Europa, che devo necessariamente dire che Hamas è un’organizzazione terroristica. Ci hanno provato con me anche dal 7/10 in poi, abbiamo sempre avuto questa posizione secondo cui Hamas non è un’organizzazione terroristica. Stanno difendendo il loro territorio”.
Poi:
“Ringraziamo Allah attraverso questi guerrieri mujaheddin di Hamas che hanno scoperto questa realtà, questa verità, che questi (israeliani, americani) sono terroristi, sono assassini…”
Il 19 aprile, l’imam aveva affermato che “Hamas, Hezbollah, Siria, Iran e Yemen non vogliono uccidere, non vogliono danneggiare i civili” e successivamente aveva invocato: “Quella punizione che aspettiamo arrivi da Allah, con le mani di Hamas e Hezbollah…” (19:29).
Parole pesantissime anche per quanto riguarda gli ebrei. Nel novembre 2023, durante il programma televisivo mainstream italiano “Dritto e Rovescio”, Khan aveva dichiarato: “Gli israeliti sono terroristi e ingannatori secondo la Bibbia”, aggiungendo che “l’inganno con l’obiettivo dell’interesse personale fa parte della fede ebraica”.
Che dire poi delle sue teorie su semitismo e antisemitismo:
“Hanno costruito una parola, Semitismo. Il semitismo non esiste. Nessun libro parla di semitismo, di antisemitismo. Questa parola si diffuse dopo il 1781…Poi dopo il 1870 costruirono la parola antisemitismo venuta dalla Germania…”.
E ancora: “il giorno che è nata l’America è nata anche la miscredenza, è nata anche l’idea dell’omicidio, del genocidio, è nato il padre della falsità che si chiama semitismo…Nel 1700 nasce America, nel 1700 nasce anche questa parola, semitismo”.
Queste sono soltanto alcune delle numerosissime affermazioni fatte da Khan nel corso dei mesi. Poi ci sono i post, quelli che raffigurano terroristi di Hamas con i volti coperti, le fasce verdi e i Kalashnikov, rilanciati sul proprio account di Facebook.Il pulpito e i social erano poi stati utilizzati dal soggetto in questione anche per attaccare quei giornalisti che avevano “osato” criticarlo ed aveva sfidato parlamentari e il Ministro Salvini.A giugno 2024, gli onorevoli Sara Kelany e Marco Lisei (Fratelli d’Italia) avevano presentato un’interrogazione parlamentare al ministro Piantedosi che aveva preso atto e reso noto che il soggetto era all’attenzione delle autorità competenti.
Tra il 6 e l’8 luglio 2024 l’imam aveva attaccato pesantemente anche Magdi Allam, da anni sotto scorta per le minacce ricevute dagli islamisti:
“Questo Magdi Cristiano Allam, un egiziano, era musulmano. Come era non ho bisogno di dare la pubblicità che tipo di musulmano era. Oggi che noi lo conosciamo come cristiano. Ma posso dire tranquillamente che lontano dalla verità…Lontano dalla religione”.
Khan ha continuato a sfidare tutti, affermando di poter dire quello che voleva perché “protetto dalla Costituzione”. Evidentemente, non si sa per quale strano motivo, pensava di essere intoccabile. Si sbagliava.Oggi il Ministro degli Interni, Matteo Piantedosi, ha dato un segnale molto chiaro a estremisti e agitatori. Va bene la libertà di esprimere le proprie opinioni, ma la diffusione di odio, la narrativa estremista e filoterrorista non sarà tollerata.
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