Il processo contro Donald Trump per il presunto pagamento in nero alla pornostar Stormy Daniels nel 2016, al fine di mantenere il suo silenzio riguardo a una relazione extraconiugale, inizierà il 15 aprile prossimo. Il giudice del tribunale di Manhattan, Juan Merchan, ha confermato la nuova data nonostante la richiesta dei legali di Trump di ottenere più tempo per esaminare i nuovi documenti in possesso della procura.
Nel frattempo, la corte d’appello di New York ha concesso a Trump dieci giorni aggiuntivi per versare 175 milioni di dollari tramite un bond di valore inferiore a quello richiesto inizialmente, dopo la sua condanna per frode fiscale e finanziaria. Oggi, l’ex presidente degli Stati Uniti avrebbe dovuto pagare o presentare un bond del valore di 454 milioni di dollari. La decisione dei cinque giudici rappresenta una vittoria inaspettata per Trump, che temporaneamente evita il disastro finanziario non avendo ancora trovato la copertura finanziaria.
Trenta società finanziarie avevano rifiutato di fornire i fondi tramite il bond. I dieci giorni aggiuntivi e la richiesta ridotta consentono a Trump di evitare il sequestro dei suoi conti bancari o delle sue proprietà, previsto già per oggi dalla procuratrice generale di New York, Letitia James. Secondo fonti citate dal New York Times, Trump dovrebbe essere in grado di rispettare questa volta la scadenza.
“Lo Stato di New York esce sconfitto dalla sua decisione, quindi rispetto molto la decisione in appello e provvederò rapidamente entro dieci giorni a versare 175 milioni di dollari in contanti o a presentare un bond o qualsiasi altra forma di garanzia necessaria”, ha commentato Trump durante una pausa dell’udienza relativa al caso Stormy. Mentre si allontanava, rispondendo alle domande dei giornalisti, l’ex presidente degli Stati Uniti ha dichiarato: “È una caccia alle streghe, è una bufala”.