Riportiamo alcune dichiarazioni, impegni, che il premier Giorgia Meloni ha pronunciato ieri durante la visita a Caivano. E vi lasciamo con una domanda. Alla fine.
“Ringrazio il comitato dell’ordine e sicurezza che si è riunito, una presenza importante che vuole raccontare qualcosa di importante. Noi siamo venuti qui per diverse ragioni, la prima è rispondere all’invito di don Patriciello, un uomo straordinario, lo ringrazio per l’accoglienza e per il lavoro che fa in un territorio difficile” ha detto la premier durante il punto stampa. Poi Meloni ha aggiunto: “Siamo qui per manifestare la solidarietà a vittime innocenti” ma anche per manifestare la “presenza seria, autorevole, costante dello Stato che in territori come questo non sono stati sufficientemente percepiti e forse non sufficientemente presenti. Io penso che uno Stato serio ed una politica coraggiosa devono mettere la faccia sulle cose difficili da risolvere assumendosene la piena responsabilità. Non siamo qui solo per la pur doverosa condanna e solidarietà, siamo venuti a qui a dire che ci mettiamo la faccia”. “Se siamo qui oggi a condannare un episodio barbaro come quello che condanniamo vuol dire che qui si è consumato uno fallimento da parte dello Stato, nonostante gli sforzi che sono stati fatti. Lo Stato giusto ha prima di tutto il dovere di difendere i più deboli e i minori sono i principali fra questi soggetti. Il numero delle persone coinvolte nel duplice stupro alimenta il terrore che episodi del genere siano di più di quelli che emergono”. Poi in maniera adamantina ha proseguito dicendo: “Il messaggio principale – ha detto la premier in un altro passaggio – che noi vogliamo dare è che non devono esistere zone franche ed è un messaggio che noi diamo qui, ma il Parco Verde di Caivano non è l’unico territorio che versa in queste condizioni: sono molti i territori che versano in queste condizioni e il messaggio è rivolto alle tante Caivano d’Italia”.
“Ho avuto vari incontri questa mattina”, anche con insegnanti della zona, e “devo dire che qui ci sono persone che fanno cose incredibili”, vogliamo dire che “non sono sole nel loro lavoro preziosissimo e faremo la nostra parte”. Poi ha aggiunto: “Il ministro Valditara ha firmato il decreto Agenda sud sulla lotta al divario educativo che investe oltre 260 milioni di euro e coinvolgerà tutte e quattro le scuole del primo ciclo di Caivano: ci saranno le risorse per aprire le scuole oltre l’orario curriculare, aiuteremo insegnanti e studenti anche in tema di sostegno psicologico. C’è il tema degli assistenti sociali e ne parlerò col presidente De Luca. In queste quattro scuole – ha concluso – potranno arrivare fino a 20 docenti in più”.
E l’esercito che ha evocato proprio De Luca arriverà? Tu pensi che sia arrivato il momento di bonificare alcune zone d’Italia manu militari?
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