La fortuna non esiste: esiste il momento in cui il talento incontra l’opportunità. Diego Armando Maradona ha lasciato queste parti per andare a sfoggiare la sua classe altrove. Qualcuno dice che è morto ma alcune persone non possono morire, possono solo decidere di fare due passi in un’altra direzione. Diventa difficile anche immaginare che un uomo simile possa non esserci più perché oltre allo straordinario calciatore è stato l’uomo a dimostrare quanto la costanza e l’onestà intellettuale siano l’unico antidoto a una vita di quieta disperazione.
Non importa ricordare cosa ha vinto o dove ha giocato, quanti gol siano stati regolari e quanti invenzioni creative; importa ricordare che Maradona sarà sempre tra noi. La parte più straordinaria della sua carriera è stata quella della solarità, dei reality (quello in Messico è un capolavoro) e delle sue risposte oneste a una vita spesso troppo dura.
Un’icona come Elvis o Bogart che non potrà mai essere sminuita. Ha salutato a sessant’anni per un arresto cardiaco dopo la recente operazione, era in Argentina a casa sua, dove stava trascorrendo la convalescenza. Solo lui può parlare di se stesso, il resto è un contorno indigesto.