L’Associazione Medica Ebraica italiana (AME) ha appreso con sconcerto, dalla stampa e dai social, come la Federazione Internazionale delle Associazioni degli Studenti di Medicina (IFMSA), che dichiara di rappresentare oltre 1,5 milioni di studenti di Medicina facenti capo a 136 Organizzazioni Nazionali sparse nel mondo, abbia deciso di sospendere per due anni l’Associazione degli studenti israeliani di medicina, durante la sua 73° Assemblea generale tenutasi a Tampere in Finlandia, il 6 agosto 2024. Secondo quanto riportato dal giornale israeliano Yedioth Ahronoth del 12 agosto 2024, tale misura, sarebbe stata votata dai 2/3 dell’Assemblea Generale come “reazione al genocidio condotto da Tel Aviv a Gaza e alla mancanza di valori morali e umanitari dimostrati”.Oggi sul sito web dell’IFMSA appare un’incredibile precisazione del perché questa azione sia stata intrapresa: da una parte la si motiva “in vista di potenziali violazioni della Costituzione e dello Statuto dell’IFSMA, nonché del suo codice di condotta” dall’altra si dichiara di aver preso questa decisione “a causa della natura terribile delle accuse contro la Federazione degli studenti di medicina israeliani, che includevano minacce contro gli studenti di medicina, molestie online e incitamento all’odio”. Da queste parole sembra di capire che la mossa sarebbe stata presa per proteggere gli studenti israeliani e per prevenire violenze: è forse così che si protegge un proprio membro, mettendolo al bando?L’AME considera invece l’ostracismo adottato verso gli studenti di medicina israeliani un grave atto di esclusione che viola oltre tutto una delle raccomandazioni, rivolte a tutti i medici, insite nel giuramento di Ippocrate, che invita a “promuovere l’eliminazione di ogni forma di discriminazione in campo sanitario”; inoltre suona veramente beffardo quanto affermato nello stesso comunicato, cioè che l’IFMSA “continuerà a sostenere i diritti e il benessere degli studenti di medicina in tutto il mondo, assicurando che la nostra Federazione rimanga un esempio di equità, diversità ed inclusione”. L’AME ritiene che proprio questi principi siano alla base del comportamento etico dei futuri medici, che non dovrebbero lasciarsi condizionare dalla politica, ma invece lavorare insieme per il benessere
delle società in cui vivono.
Milano, 30.08.2024
Rosanna Supino
Presidente AME