Aleksei Navalny non è più nell’elenco dei detenuti della colonia penale Ik-6 di Melekhovo, nella regione di Vladimir, in cui fino alla scorsa settimana scontava la sua condanna. E’ stato trasferito altrove ma non si sa ancora dove, anche se le autorità carcerarie non lo hanno ammesso come denunciano gli avvocati che si sono recati personalmente alla colonia penale. Da sei giorni non si hanno notizie dell’oppositore.
Neanche stamattina Navalny è comparso in video collegamento ad una udienza di un ennesimo procedimento a suo carico, aveva reso noto la sua portavoce in esilio Kira Yarmish. E l’ansia per le sue sorti è cresciuta dato che da sei giorni i familiari, gli avvocati e i suoi collaboratori non hanno sue notizie. La dirigenza del carcere ha attribuito la mancata presenza di Navalny all’udienza di oggi ad “un black out in corso dalla scorsa settimana”.
Dopo la condanna a 19 anni inflittagli ad agosto con accuse di “estremismo” ritenute di matrice politica, ci si aspetta che Navalny sia trasferito in un carcere di massima sicurezza. “Ci stanno solo prendendo in giro”, aveva denunciato Yarmish. Dallo scorso sei dicembre, i suoi avvocati non hanno avuto il permesso di accedere al carcere e incontrare il loro assistito. L’8 dicembre uno dei legali è rimasto fuori dal carcere tutto il giorno, ma senza ottenere risultati. Due settimane fa, Aleksey Navalny, che è sopravvissuto a un tentativo di avvelenamento con il Novichok nel 2020, aveva accusato un malore durante una udienza e si era dovuto sedere per terra.La vita di Navalny è in grave pericolo. ” Al momento è in completo isolamento”, ha scritto su X, venerdì scorso, Maria Pevchikh, responsabile del reparto investigativo della Fondazione Anticorruzione dell’oppositore russo.
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