Cosa farà Donald Trump se verrà di nuovo eletto?

Sul Wall Street Journal di oggi – sulla pagina “opinioni” – è stato pubblicato un articolo a firma David J. Urban e Mike Pompeo sulla possibile politica di Trump per l’Ucraina in caso di vittoria elettorale. Ne riassumiamo in estrema sintesi alcuni punti salienti:

  • Non è vero che Trump vuole abbandonare l’Ucraina al suo destino. A suo discarico si segnala che è stato Trump a sbloccare le forniture dei missili anticarro “Javelin” quando era in carica ed è stato lui ha fornire “copertura politica” al Presidente Repubblicano della Camera, Mike Johnson, che ha sbloccato l’iter parlamentare per gli aiuti militari all’Ucraina questa primavera.
  • Biden ha agito debolmente nell’aiutare l’Ucraina mentre Trump “potrebbe ristabilire la pace attraverso la forza”.
  • Trump imporrà sanzioni realmente dure alla Russia, quelle attuali sono stringenti solo sulla carta. Procederà a rilanciare l’industria militare americana e chiederà agli alleati NATO di portare le spese militari al 3% del PIL.
  • Trump creerà un programma di “prestito-affitto” da 500 miliardi di dollari per l’Ucraina, dunque niente più donazioni ma l’Ucraina pagando potrà avere tutto ciò che gli serve.
  • Trump toglierà tutte le (attuali) restrizioni sul tipo di armi che l’Ucraina può usare.
  • L’Ucraina entrerà nella NATO il prima possibile. La NATO istituirà un fondo di 100 miliardi di dollari per armare l’Ucraina, gli Stati Uniti contribuiranno a questa quota per il 20%.
  • L’Unione Europea dovrebbe ammettere l’Ucraina al suo interno ed aiutarne l’economia.

Il criterio base di questo programma è chiaro: far capire a Putin che gli alleati dell’Ucraina non molleranno mai costringendolo alle trattative e nel contempo mettere gli alleati della NATO con le spalle al muro obbligandoli ad aumentare, ed in fretta, la loro quota di spese militari.

Beninteso, l’articolo è declinato tutto al condizionale: “potrebbe”, “metterebbe” eccetera e non è firmato da Donald Trump. Ma certamente i nomi di chi lo ha redatto sono significativi ed appartengono a due persone che hanno collaborato – e risulta che continuino a collaborare – con Trump. Mike Pompeo è stato Direttore della CIA e poi Segretario di Stato durante il primo mandato presidenziale di Trump. David Urban era il Consigliere Senior per la campagna elettorale di Trump del 2016, ed ha continuato questa attività anche per la campagna per la rielezione del 2020; si è formato all’Accademia Militare degli Stati Uniti ed ha servito nella 101° Aviotrasportata – forse la migliore Divisione dell’Esercito USA – durante la Prima Guerra del Golfo (“Operazione Desert Storm” 1990-1991). L’articolo che queste persone hanno scritto è pervaso da un’urgenza di fondo, dimostrare che Donald Trump non è affatto “l’isolazionista” che i Democratici descrivono, esemplare in questo senso è la sua chiusura: “Per chi ha dei dubbi: l’ultima cosa che Mr. Trump desidera nel suo secondo mandato è un fallimento in politica estera (…) che in confronto faccia sembrare un successo il fallito ritiro del Signor Biden dall’Afghanistan”. Parola di Mike Pompeo. Se Donald Trump che oggi ha ricevuto nella sua residenza di Mar a Lago (Florida), Benjamin Netanyahu e sua moglie Sara, verrà rieletto staremo a vedere cosa farà ma di sicuro non ci annoieremo.

 

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