Coronavirus: tutta Italia zona protetta

Il governo estende a tutte le Regioni le misure già attive in Lombardia e in altre 14 province

decreto

Un provvedimento che possiamo sintetizzare con l’espressione “io resto a casa”. Lo ha annunciato il premier Conte in una conferenza stampa convocata nella tarda serata di lunedìì 9 marzo a Palazzo Chigi, confermando quanto preannunciato dal ministro per i Rapporti con le Regioni, Francesco Boccia. Si tratta di una “progressiva omogeneizzazione delle regole su tutto il territorio nazionale”.

Non più distinzioni in zona rossa o gialla

Le nuove misure, che saranno stasera in Gazzetta Ufficiale e diventeranno operative da domattina, riguardano anche scuole e manifestazioni sportive: in tutta Italia gli istituti rimarranno chiusi fino al 3 aprile. Gli eventi sportivi non proseguiranno. Così il premier in Conferenza Stampa: “Come già oggi in Lombardia e nelle 14 province del nord, gli spostamenti delle persone sono vietati se non per comprovate necessità di salute, di necessità o di lavoro. “Sono pienamente consapevole della gravità e della responsabilità”.

Provvedimenti contenuti in un Dpcm in Gazzetta Ufficiale stasera

I provvedimenti sono contenuti in un Dpcm che andrà in Gazzetta Ufficiale stasera. Decisioni drastiche prese alla luce del fatto che il coronavirus continua ad avanzare in tutta Italia – i morti sono 463, altri 97 in sole 24 ore, con quasi 1.600 malati in più.

“Per i trasporti non è all’ordine del giorno una limitazione dei trasporti pubblici, per garantire la continuità del sistema produttivo e consentire alle persone di andare a lavorare”, precisa il premier. Sarà possibile “l’autocertificazione” per la giustificazione degli spostamenti, “ma se ci fosse una autocertificazione non veritiera ci sarebbe un reato”, spiega Conte. “Non possiamo permetterci di abbassare la guardia. E’ il momento della responsabilità e tutti l’abbiamo. Voi cittadini tutti con me. La decisione giusta oggi è di restare a casa. Il futuro nostro è nelle nostre mani”.