Università e scuole chiuse fino al 3 aprile in Lombardia. Questa è la decisione presa in queste ore dal governo, con un provvedimento d’urgenza, per cercare di tenere sotto controllo la diffusione del Coronavirus. Nella zone rosse (Lombardia e alcune province) l’attività didattica è dunque sospesa. Il Miur ha precisato che deve essere il preside “ad adottare le misure più idonee in relazione alle specifiche caratteristiche della struttura”.
Si studia da casa
Si può continuare a studiare da casa usando le piattaforme di fruizione di contenuti didattici, offerte a titolo gratuito. Si possono usare materiali multimediali offerti da soggetti qualificati. Per quanto riguarda i dispositivi, il Miur ha lanciato una call per avere computer o iPad gratuitamente da mettere a disposizione delle scuole. A Milano, già dalla settimana scorsa, gli insegnati si sono attivati con delle lezioni a distanza. Gli studenti hanno ricevuto i compiti da svolgere a casa. Anche l’Università degli Studi di Milano si è organizzata per garantire il proseguimento dei corsi di laurea. Il rettore dell’Università Statale di Milano, Elio Franzini, nei giorni scorsi si è rivolto alle matricole per comunicazioni importanti. Anche se l’Università degli Studi di Milano non è un’università on line sarà necessario per le prossime settimane usare internet per seguire le lezioni.
I sacrifici degli studenti e delle famiglie italiane
La chiusura delle università e delle scuole di ogni ordine e grado mette in difficoltà sia gli studenti che le famiglie. Grazie allo smart working sarà probabilmente possibile per i genitori, anche nelle prossime settimane, gestire il lavoro da casa per permettere loro di accudire i figli minori. La speranza è che le famiglie capiscano che le decisioni prese dal governatore della Lombardia e da Conte hanno come obiettivo contenere il virus. La decisione di rendere l’intera Lombardia zona rossa deve sensibilizzare tutti.
La richiesta del governo e della regione Lombardia è di muoversi il meno possibile, di stare in casa e di ridurre al minimo i contatti con le persone. Il Covid-19 è un virus che difficilmente mette in pericolo di vita le persone che non hanno problemi di salute ma può essere mortale per chi invece soffre di altre patologie. E di bambini e adolescenti con basse difese immunitarie ce ne sono parecchi.