Il governo ha approvato un percorso semplificato per attivare velocemente servizi digitali per i cittadini e le imprese e per consentire ai propri dipendenti di lavorare a distanza. Le nuove norme sono state inserite nell’ambito di un pacchetto di misure atte a contrastare l’emergenza Coronavirus.
Le parole del Ministro Paola Pisano
“Di fronte all’urgenza che stiamo vivendo in questi giorni – ha dichiarato Paola Pisano, Ministro per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione – le misure introdotte oggi permetteranno di accelerare molto la modernizzazione della dotazione tecnologica della Pubblica Amministrazione, consentendo il rapido acquisto di servizi che possano garantire il lavoro agile dei dipendenti e l’erogazione di servizi online per i cittadini e le imprese”.
“Con questa disposizione vogliamo accelerare e semplificare al massimo i procedimenti burocratici per l’acquisto di beni informatici e servizi digitali, in un momento in cui sono particolarmente strategici e importanti per tutto il Paese”, ha chiarito Paola Pisano. “L’accelerazione della trasformazione digitale, nel rispetto delle disposizioni dell’agenda digitale e con particolare attenzione ai servizi cloud, può essere una risposta davvero efficace all’emergenza”.
Cosa prevede il decreto
Il decreto introduce fino al 31 dicembre un processo facilitato per tutte le pubbliche amministrazioni per acquisire beni e servizi digitali, con particolare riferimento a servizi che operano in cloud. Gli enti potranno acquistare questi beni e servizi con una procedura negoziata ma senza bando di gara e in deroga ad ogni disposizione di legge diversa da quella penale, con l’obbligo però di rispettare le disposizioni del codice delle leggi antimafia.
Le principali condizioni:
- il fornitore dei servizi venga selezionato tra almeno quattro operatori economici, di cui una startup innovativa o una piccola e media impresa innovativa;
- gli acquisti di beni e servizi riguardino progetti coerenti con il Piano triennale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione e debbano essere integrati (quando possibile) con le piattaforme abilitanti come Spid, pagoPA o ANPR.
Pur nascendo a fronte di un momento critico per il Paese, il provvedimento crea condizioni finalizzate ad accelerare in modo strutturale la trasformazione digitale italiana. Tutti i beni e i servizi digitali dovranno rispettare le indicazioni del Piano Triennale e ci si aspetta che la norma dia un impulso al mercato con una richiesta aperta di servizi digitali e in cloud a tutte le aziende in grado di produrli.