Colli Aniene, rabbia e dolore: una mamma morta davanti ai figli

Una tragedia evitabile quella della morte di Francesca Ianni ai Colli Aniene. Un grosso pioppo cipressino, sradicato dal forte vento, è crollato all’improvviso sulla donna

Colli Aniene

La morte di Francesca Ianni, insegnante di 45 anni, ha scosso profondamente il quartiere di Colli Aniene, dove l’indignazione dei residenti è esplosa in un grido collettivo contro anni di incuria e abbandono. «Questa tragedia si poteva evitare» ripetono in coro, tra rabbia e lacrime. L’incidente è avvenuto nel parco Livio Labor, un luogo che per molti è ormai sinonimo di degrado.

Un grosso pioppo cipressino, sradicato dal forte vento, è crollato all’improvviso, colpendo Francesca e l’amica Alessia Annibale mentre erano sedute su una panchina. Le due donne stavano chiacchierando e osservando i figli giocare, ignare del pericolo imminente. Il boato è arrivato come un tuono: in un attimo, il grosso tronco le ha travolte. Francesca è morta sul colpo, mentre Alessia è in condizioni gravissime.

Colli Aniene: “Questo parco è abbandonato da anni”

I residenti puntano il dito contro l’incuria cronica dell’area verde. «Erano anni che non veniva fatta una manutenzione adeguata», denunciano. «Il ponte è pericolante, gli alberi trascurati, il parco abbandonato: è una vergogna che si debba aspettare una tragedia per intervenire». Quando l’assessora comunale all’Ambiente, Sabrina Alfonsi, è arrivata sul posto, la rabbia della comunità si è riversata su di lei: «Vergogna! Da quanto tempo non controllate questi alberi?».

Una tragedia davanti ai bambini

La scena è stata straziante: i figli di Francesca, di 12, 10 e 6 anni, e il figlio di Alessia erano lì, a pochi passi. Hanno visto le loro madri schiacciate dal grosso tronco, impotenti di fronte a quella scena. I primi soccorritori, tra cui una donna anziana della zona, non sono riusciti a liberarle prima dell’arrivo dei vigili del fuoco. «Non dimenticherò mai quello che ho visto», racconta Maria, una residente.

Promesse non mantenute e degrado diffuso a Colli Aniene

La situazione del parco Livio Labor è il simbolo di una gestione negligente. «Facciamo il possibile, ma servono risorse», ha dichiarato Massimiliano Uberti, presidente del IV Municipio, sottolineando che i fondi per sistemare il ponte sono già stati stanziati. Ma i cittadini non ci stanno: «Da anni il parco è lasciato al degrado, siamo noi volontari a fare il minimo per tenerlo in piedi».

Un quartiere in cerca di giustizia

Mentre la Procura indaga per omicidio colposo e i carabinieri forestali esaminano le condizioni dell’albero crollato, la comunità di Colli Aniene si unisce nel dolore e nella rabbia. «Non è accettabile che si muoia così, davanti ai propri figli, per colpa di un sistema che ci ha abbandonati», ripetono i residenti.

Anche il sindaco Roberto Gualtieri ha espresso cordoglio, promettendo di fare luce sulla vicenda: «È una tragedia che addolora tutta Roma, e per la quale occorre individuare responsabilità precise». Ma le parole, per ora, non bastano a lenire l’indignazione di un quartiere che da tempo chiedeva interventi concreti per evitare una tragedia annunciata.