Il 12 e 13 novembre il Teatro Vascello di Roma ospita la prima nazionale di Camera Obscura spettacolo ideato e diretto da Michele Pogliani. È una pièce tra teatro e danza che l’autore ha appositamente prodotto per la sua nuova compagnia MP3 Dance Project. Questa nuova creazione arriva in scena dopo l’esperienza dello scorso giugno con Relative calm, spettacolo firmato da Bob Wilson e Lucinda Childs al Parco della Musica di Roma.
Camera Obscura. Un nuovo spettacolo per una nuova compagnia.
Il Teatro Vascello di Roma ospita domani 12 e domenica 13 novembre la prima nazionale di Camera Obscura. Lo spettacolo è diretto da Michele Pogliani che lo ha ideato per la sua nuova Compagnia MP3 Dance Project. La pièce, che richiama all’interno del nome una certa ambiguità di fondo tra un algoritmo digitale e la personale identità dell’autore è uno spettacolo che abbraccia Teatro e Danza.
Arriva nell’attività di Pogliani dopo il successo dello scorso giugno registrato con Relative calm, spettacolo firmato da Bob Wilson e Lucinda Childs al Parco della Musica di Roma. L’autore, però, crea con Camera Obscura un progetto basato su un nuovo segno coreografico nel quale, tra magnetismo e sogno si giunge ad un’atmosfera sospesa. Michele Pogliani ne ha curato la coreografia ma sarà in scena anche come danzatore affiancato da altri tre interpreti, Agnese Trippa, Giovanni Marino e Riccardo Ciarpella.
Camera Obscura. I contenuti
Camera Obscura , che ricordiamo è stato presentato in anteprima, nel luglio scorso, al 47° Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano, ha un contenuto autobiografico. È liberamente tratto da La camera chiara di Roland Barthes. La scena è una stanza quasi vuota, abitata da quattro personaggi: il soggetto, l’osservatore e il fotografo a cui qui si aggiunge il regista, il protagonista che proietta la sua interiorità nello spazio e sugli altri personaggi.
Nella mente del protagonista si alternano ricordi, sogni e desideri che lo conducono alla percezione di una sovrapposizione di immagini che ne spostano in continuazione il confine tra pensiero e verità. La stanza semivuota; è continuamente illuminata dalla luce artificiale ma ha contorni indefiniti . Non ci sono elementi concreti, pareti e vie d’uscita. È come una realtà sospesa visibile allo spettatore attraverso una percezione ‘velata’ che, secondo le intenzioni dell’autore “…nasce come indagine sulla memoria, le sue derive, le posture e i posizionamenti che impone al corpo”.
Camera Obscura. Le prossime rappresentazioni
Dopo queste due rappresentazioni romane, lo spettacolo sarà replicato martedì 15 novembre al Teatro Kismet di Bari all’interno della rassegna ESPLORARE 2022. Poi sabato 19 novembre sarà al Teatro Eduardo de Filippo di Arzano (NA)
Informazioni: www.teatrovascello.it