Il governo del Burkina Faso e la società nucleare statale russa Rosatom hanno firmato venerdì un memorandum d’intesa per la costruzione di una centrale nucleare nello Stato senza sbocco sul mare dell’Africa occidentale, ha affermato in una nota il ministero dell’Energia del Burkina Faso ripresa dall’agenzia stampa Reuters.
L’accordo è stato firmato dal ministro dell’Energia e delle Miniere Simon-Pierre Boussim e da Nikolay Spasskiy, vicedirettore generale di Rosatom.
Nella nota, inoltre, viene riportato che la centrale nucleare consentirà al Paese di soddisfare il proprio fabbisogno energetico. Viene così esaudita la richiesta del leader della giunta del Burkina Faso, capitano Ibrahim Traore, avanzata al presidente russo Vladimir Putin durante il vertice Russia-Africa a San Pietroburgo dello scorso luglio.
Come scritto da Reuters il Burkina Faso è un paese semiarido di oltre 20 milioni di persone ed ha una capacità di generazione di energia installata di poco più di 420 megawatt. Solo un cittadino su cinque del Burkina Faso ha accesso all’elettricità: è uno dei paesi meno elettrificati al mondo.
Non avendo sbocco sul mare ottiene un terzo del suo approvvigionamento energetico totale da prodotti petroliferi, il 2% dal carbone e il resto dai biocarburanti, principalmente legno e carbone (fonte gzeromedia). L’impianto nucleare aiuterebbe il governo burkinabé a raggiungere l’obiettivo di raggiungere il 95% di accesso all’elettricità per le aree urbane e il 50% per le aree rurali entro il 2030.
Tuttavia, il protocollo d’intesa firmato a Mosca non fornisce dettagli sulla centrale nucleare proposta, sui suoi finanziamenti o su una tempistica per la costruzione.