Bucarest: distributori automatici a energia solare per aiutare i gatti

Un'iniziativa di Bucarest che unisce riciclo, sostegno agli animali randagi e sensibilizzazione contro il randagismo.

Bucarest distributori
Bucarest ha introdotto i distributori automatici alimentati a energia solare, installati nei principali parchi della città. Con le temperature invernali che possono risultare letali per i gatti randagi, arriva una soluzione innovativa e solidale. Queste macchine permettono di scambiare bottiglie di plastica e lattine di alluminio con cibo e acqua per gli animali senza casa, offrendo un supporto vitale durante i mesi più rigidi.

Come funziona a Bucarest il progetto dei distributori automatici

L’iniziativa, nata dalla collaborazione tra l’Associazione veterinaria Sache e l’Autorità per la protezione degli animali, è un esempio concreto di integrazione tra tecnologia e sostenibilità. I distributori, posizionati nei parchi Tineretului, Circului e Floreasca, incentivano il riciclo dei rifiuti e, al contempo, forniscono risorse essenziali per i gatti. Durante l’inverno, il cibo e l’acqua offerti possono fare la differenza tra la vita e la morte per questi animali, mentre in estate l’acqua diventa fondamentale per la loro sopravvivenza.

Bucarest: un progetto che guarda al futuro

Il progetto è finanziato dal Comune di Bucarest e sostenuto da una donazione annuale di cibo da parte dell’ONG internazionale Greater Good Charities. Il programma sta ottenendo grande attenzione. Oltre a nutrire i gatti randagi, i distributori promuovono l’adozione di cani. Attraverso i display informativi si invitano i cittadini a prendersi cura degli animali in difficoltà.

La piaga del randagismo in Romania

Nonostante queste iniziative promettenti, il randagismo in Romania rimane una questione critica. Una legge del 2013 consente la soppressione dei cani randagi dopo soli 14 giorni di permanenza nei canili. Questa misura, adottata in risposta a un tragico incidente e al crescente numero di animali senza casa, ha portato alla morte di oltre 144.000 cani tra il 2001 e il 2018. Piuttosto che investire in programmi di microchippatura e sterilizzazione, le autorità hanno optato per una soluzione drastica, che ha suscitato forti proteste da parte di associazioni ambientaliste e organizzazioni per i diritti degli animali.

Un messaggio di speranza

Nonostante le difficoltà, progetti come quello dei distributori automatici rappresentano un segnale di speranza e cambiamento. Dimostrano che è possibile coniugare sostenibilità ambientale e attenzione per gli animali, promuovendo al contempo una maggiore consapevolezza sul problema del randagismo. Nell’indifferenza dell’Unione Europea, iniziative locali come questa sono un esempio di come il coraggio e l’innovazione possano fare la differenza.