Coppia sposata s’incontra per caso nel bar di una stazione. Lui è un medico idealista e lei una casalinga poco serena. Dopo poche ore passate insieme i due scopriranno di essere innamorati. Per vivere a pieno il loro sentimento però entrambi dovrebbero andare contro tutte le convenzioni sociali che l’Inghilterra degli anni quaranta portava in dote. Decidono allora di limitarsi a uscite settimanali provando a conoscersi meglio. Dopo qualche mese purtroppo la donna non riesce ad andare oltre il suo ruolo di moglie mettendo fine alla relazione galeotta.
Breve incontro è un film del 1945 diretto da David Lean. Tratto da un lavoro teatrale di Noel Coward racconta in maniera disincantata una passione adulta senza alcun uso di zucchero. La forza di Breve incontro è nella normalità. Gli attori protagonisti, Trevor Howard e Celia Johnson, hanno facce comuni , i comprimari sono comuni cosi come l’ambientazione che Lean decide di dare al film. Una storia semplice dove le convenzioni vorrebbero essere rotte ma il coraggio per farlo latita.
Dialoghi semplici accompagnano la passione smorzata di due anime non più giovani e con vite definite. Se da una parte il medico ha moglie e due figli la casalinga ha un marito paziente e una coppia di bambini. Esistenze serene che sono stravolte da un dettaglio e portate verso un What if che non sarà mai. Narrato a flashback e fotografato da un bianco e nero vecchio stile il film, si lascia apprezzare per un realismo romantico condotto con profonda onestà dal suo autore. Un’ambientazione noir e la musica di Rachmaninov trasformano la scena in una parentesi fedifraga di grandissimo rispetto arrivando a un finale dove il sogno lascerà il posto alle riflessioni pragmatiche .
Microstorie nella storia che il regista propone con grande leggerezza. Dalle amiche, alla padrona del bar che non confessa l’amore per un capotreno, si respira mediocrità creativa di una classe borghese il cui avvenire sembra essere scritto. Una storia semplice e vera quella di Breve incontro che anche se molto lontana per una piena comprensione è in grado di conquistare ogni spettatore. Purezza formale e onestà dei personaggi incuriosiscono anche in tempi, dove ogni convenzione è tramontata.