Un bambino di tre anni è stato aggredito da una pantera in un circo, sotto lo sguardo incredulo del padre. Lo stesso padre artefice dell’incontro ravvicinato. In Un episodio che lascia senza parole.
Un selfie con il bambino causa l’aggressione di una pantera
Tutto si svolge a Angarsk, nella parte centro-meridionale del Paese, in un circo itinerante in Russia. Il bambino, di nome Vova, portato dal padre al circo a vedere gli animali era felice di passara una giornata di divertimento. L’uomo, di origine russa, legato ai gestori del circo da un rapporto di amicizia, aveva insistito affinché fosse aperto il recinto dell’animale per scattare una foto con il figlio accanto al felino. Un giorno tranquillo, senza spettacoli, quando il circo è chiuso al pubblico. La richiesta seppur inusuale dell’uomo è stata accolta.
Quella che a prima vista sembrava un’idea bizzarra si è presto trasformata in una situazione di estremo pericolo. La pantera, notoriamente imprevedibile in presenza di estranei, ha reagito aggredendo il piccolo, che ha riportato gravi ferite. Solo grazie all’intervento tempestivo dei presenti e dei soccorritori che hanno liberato il bambino non si è arrivati al peggio. Nonostante le condizioni critiche iniziali, ora non è in pericolo di vita.
La corsa in ospedale
Il bambino aggredito dalla pantera è stato trasportato d’urgenza in ospedale dove ha avuto bisogno di cure immediate per le diverse ferite ed è stata tenuta in osservazione tra i timori di un rischio di rabbia. Le immagini hanno rivelato che ha riportato ferite terribili sulla testa e sul viso e ha avuto bisogno di diversi punti di sutura. La madre del bambino, Svetlana, ha raccontato che l’ex marito era andato a prendere il bambino all’asilo e lo aveva portato al circo. La madre del piccolo ha denunciato il circo ed è stato aperto un procedimento penale contro la struttura. Se condannato, il proprietario della pantera potrebbe rischiare fino a sei anni di carcere per negligenza nei confronti di un bambino.
L’accaduto riaccende l’attenzione sull’importanza della sicurezza e della responsabilità nell’approccio agli animali selvatici. In questo caso, la fiducia immotivata del padre e la negligenza che lo ha portato a mettere in pericolo la vita del figlio suscitano un profondo sconcerto. Un evento che invita a riflettere sul ruolo cruciale dei genitori nella protezione dei più piccoli e sulla necessità di limitare in modo chiaro e rigoroso l’accesso a questi animali, anche al di fuori degli orari di spettacolo.