In un’epoca dove la creatività latita, il cinema d’azione si affida a un ritorno al passato che sembra dare i suoi frutti. Era il 1995 quando Micheal Bay dirigeva quello che, al tempo, si chiamava un tarocco di Arma letale. Con attori più giovani di Mel Gibson e Danny Glover. Will Smith e Martin Lawrence erano i “ragazzi” e il film si chiamava Bad boys. Esattamente 25 anni dopo quel primo capitolo e diciassette dopo il secondo, arriva in sala il terzo capitolo della saga dal titolo Bad Boys for Life.
Negli anni novanta Bay era il re incontrastato del cinema d’azione, la sua forza è stata quella di introdurre uno stile di regia eccessivo. Talmente eccessivo nel ritmo da diventare il riferimento assoluto degli amanti di quel genere. La scommessa era riportare la medesima cifra stilistica in questo secolo senza essere troppo vintage. Affidare la regia a una coppia di giovani cineasti come Adil e Billal era l’unica cosa possibile da fare, oltre alla minor richiesta di compenso. I due film-maker sono riusciti a ricreare perfettamente quelle atmosfere dove l’eroe o gli eroi si contrappongono a cattivi spietati potendo contare sul loro legame fraterno e su quello incondizionato di colleghi e amici.
Sparatorie, inseguimenti e ironia sono un contorno essenziale ma mai volgare o gratuito e il lieto fine, doveroso. In questo capitolo ritroviamo “i vecchi” Marcus e Mike alle prese con la vedova di un boss della droga e suo figlio, entrambi in cerca di vendetta per la morte del padre. Bad Boys for Life è un viaggio nell’intrattenimento, dove Smith e Lawrence si divertono a intrattenere il pubblico scherzando sulle loro età. Inoltre dimostreranno di essere ancora credibilissimi come coppia sullo schermo. Ritmo serrato che imita lo stile di Bay (qui nelle vesti di produttore) senza cadere nella parodia e allo stesso modo permettendo ai due registi di attualizzare il prodotto. Senza aspettarsi nulla di particolarmente approfondito, perché così deve essere.
Nessuna sfumatura nella personalità dei cattivi e quella dei buoni forzatamente immacolata, il divertimento è garantito come l’eccessiva durata.