Questo pomeriggio, la Turkish Aerospace Industries (TUSAŞ) è stata colpita da un attacco terroristico che ha provocato la morte di quattro persone e il ferimento di altre 14. L’attentato è avvenuto nella sede dell’azienda ad Ankara, un’area di cruciale importanza strategica per la difesa del paese, dove TUSAŞ produce componenti per aerei militari e sistemi spaziali.
Secondo quanto riferito da CNN Türk, l’attacco è stato portato avanti da tre terroristi, tra cui una donna, che hanno fatto esplodere un veicolo all’ingresso della struttura e successivamente hanno ingaggiato una sparatoria con le forze di sicurezza. Il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan ha confermato le informazioni durante un incontro con Vladimir Putin a Kazan, riportando che i terroristi sono stati prontamente neutralizzati dalle forze dell’ordine. Il ministro dell’Interno, Ali Yerlikaya, ha dichiarato che due degli attentatori sono stati uccisi, ma non ha escluso che un terzo possa essere ancora in fuga.
L’esplosione e la sparatoria hanno scatenato il caos nella zona, con i dipendenti della TUSAŞ che si sono rifugiati in un bunker interno in attesa di essere evacuati. Tra di loro anche otto tecnici italiani di Leonardo, tutti rimasti illesi, come confermato da fonti dell’ANSA. Le operazioni di evacuazione sono state coordinate dalle forze speciali, che hanno isolato l’area e ingaggiato uno scontro a fuoco prolungato con i terroristi. Testimoni locali, citati da Habertürk, hanno confermato che i colpi d’arma da fuoco si sono uditi per oltre mezz’ora dopo l’inizio dell’attacco.
Per il governo turco si tratta, senza ombra di dubbio, di un atto terroristico, sospettando un legame con la PKK (Partito dei Lavoratori del Kurdistan), gruppo già noto per attentati simili. Tuttavia, nessuna rivendicazione ufficiale è stata ancora fatta. Il ministro della giustizia, Yılmaz Tunç, ha dichiarato che una squadra speciale di procuratori sta indagando sull’accaduto, sottolineando la gravità dell’attacco alla sicurezza nazionale.
TUSAŞ è un simbolo dell’industria aerospaziale turca e ospita circa 17.000 dipendenti. L’azienda è coinvolta in progetti strategici come la produzione di caccia e droni per il settore della difesa. L’attacco ha dunque un impatto profondo non solo per le vittime, ma anche per l’importanza strategica dell’azienda, rendendo questo attentato un duro colpo alla stabilità del settore.
L’evento ha suscitato forti reazioni anche a livello internazionale. Il governo tedesco ha immediatamente condannato l’attacco definendolo “orribile”, esprimendo solidarietà alla Turchia e alle famiglie delle vittime. Altre nazioni europee, come l’Italia e la Francia, hanno inviato messaggi di vicinanza, sottolineando la necessità di una cooperazione più stretta contro il terrorismo.
In un clima di tensioni internazionali già marcate, l’attacco alla TUSAŞ rischia di alimentare ulteriormente le divisioni interne in Turchia e potrebbe provocare una nuova ondata di operazioni militari contro le cellule terroristiche del PKK, che operano nel sud-est del paese e nelle vicine regioni curde dell’Iraq e della Siria.
L’attentato del 23 ottobre riaccende il dibattito sulla sicurezza nelle infrastrutture critiche del paese, soprattutto quelle legate al settore della difesa, mentre la nazione piange le vittime di un attacco che ha sconvolto il cuore industriale di Ankara.