Assalto a un portavalori con bombe

La rapina a un portavalori con armi d'assalto: l'escalation della violenza nelle rapine in Puglia

assalto portavalori

Assalto a un portavalori, che viaggiava sulla Strada statale 96 all’altezza di Grumo Appula (Bari) in Puglia, da un commando armato, composto da almeno dieci persone. Secondo l’agenzia Agi si apprende, il colpo è riuscito e sarebbe stato sottratto oltre un milione di euro.

La dinamica dell’assalto al portavalori

Questa mattina, ancora una volta, la cronaca pugliese registra un episodio di violenza che avrebbe potuto trasformarsi in tragedia. Un gruppo di criminali come in un film d’azione ha effettuato un assalto a un furgone portavalori ricorrendo a mezzi estremi. Due esplosioni sono state innescate, mentre l’equipaggio si trovava ancora all’interno del veicolo. Per puro caso, le guardie giurate coinvolte ne sono uscite illese, ma il rischio corso fa riflettere sulla pericolosità sempre più elevata.

A lanciare l’allarme è Marco Dell’Anna, segretario regionale pugliese della Uiltucs, che ha rilasciato una nota severa sulla vicenda: “Questa mattina abbiamo assistito all’ennesima tragedia mancata per poco. Solo per una fortunata coincidenza le guardie giurate coinvolte non hanno perso la vita.”

Dell’Anna parla senza mezzi termini di un livello di criminalità violenta e disposta anche a far vittime pur di realizzare queste rapine. Secondo il segretario, gli assalti si moltiplicano, ma le risposte da parte delle istituzioni non arrivano. “Siamo stanchi di dover registrare periodicamente questi assalti senza avere alcuna risposta dalle istituzioni che pure puntualmente coinvolgiamo”, denuncia con amarezza.

Un territorio sotto assedio

La situazione, secondo Dell’Anna, si trascina da anni, con ripetute richieste di maggior presenza delle forze dell’ordine sul territorio. Soprattutto lungo le tratte percorse dai portavalori, i cui spostamenti sono sempre comunicati preventivamente alle autorità. Nonostante ciò, la sicurezza delle guardie e dei cittadini resta esposta a minacce crescenti. “Abbiamo chiesto più volte alla Prefettura di Bari di essere convocati, per esporre le nostre ragioni e condividere misure ed interventi.” Per il segretario regionale è una necessità atta a garantire maggiore sicurezza.

L’episodio odierno non è un caso isolato, ma fa parte di una serie di attacchi che evidenziano la mancanza di un controllo efficace sul territorio. L’aumento dell’audacia di bande criminali disposte a tutto pur di portare a termine i propri piani è più che evidente. L’urgenza di misure concrete e di risorse destinate alla sicurezza non può più essere rimandata. C’è la necessità della tutela degli operatori del settore e della collettività che deve diventare una priorità per le istituzioni locali e nazionali.