Questa ragazza di 23 anni, un presente da artista e da dj, è figlia ma anche nipote d’arte. Anna Lou Castoldi è nata dall’unione tra Morgan e Asia Argento ed è la nipote di Dario Argento, cineasta del cinema horror italiano ed estero. Ed è per questo che Anna Lou ha trascorso praticamente tutta la sua vita sotto i riflettori. Continua a farlo in prima serata su Rai Uno con il talent show Ballando con le Stelle 2024, che per la sua diciannovesima edizione ha voluto nel cast anche lei.
La ragazza ha molto in comune con i suoi genitori, dalla passione per la scrittura e per la musica a quella per la recitazione. Condividerà anche questo percorso come loro. Infatti Morgan nel 2021 e Asia Argento nel 2016 hanno partecipato al talent show in qualità di ballerini.
Buon sangue non mente
Anna Lou, classe 2001, ha infatti debuttato a soli 13 anni nel film Incompresa firmato da sua madre; poi è entrata nel cast della serie Netflix Baby nei panni di Aurora. Nel frattempo ha continuato a studiare, diplomandosi prima al Liceo Linguistico e poi iniziando gli studi All’Accademia di Belle Arti di Roma. Quella a Ballando 2024 è, in effetti, la sua prima esperienza televisiva.
A settembre del 2023, ospite insieme alla madre di Silvia Toffanin a Verissimo, aveva raccontato del suo amore finito per la fidanzata e del tormentato rapporto con suo padre fatto di assenze. «Per me parlare di papà non è facilissimo perché mi manca come persona. Gli voglio bene e lo vorrei vedere di più. Il nostro rapporto è bello, nel senso che abbiamo delle belle conversazioni, solo che mi piacerebbe averlo di più anche nella vita quotidiana. Non voglio metterlo in cattiva luce perché ognuno fa del suo meglio. Non provo rancore».
Anna Lou, umiltà e semplicità
Anna Lou Castoldi ha scelto di mostrarsi semplicemente per quella che è: una ragazza che non ha bisogno di sovrastrutture e che, con grande umiltà, ha deciso di condividere il suo mondo con noi, svelando una fragilità condivisa da tantissimi ragazzi della sua generazione e una profondità e una sensibilità rara per tutto ciò che la circonda.
Non nega che avere dei genitori (e dei nonni) famosi possa aver influito sul modo in cui gli altri la giudicano, ma lei ha la speranza, con questa opportunità televisiva, di riuscire a far superare i pregiudizi e farsi conoscere per quella che è. La mia persona non si riduce meramente ad essere la figlia di.
Giudicarla per la famiglia d’origine è superficiale quanto giudicarla per l’aspetto, il trucco o i piercing: «Mettere certi indumenti o truccarmi in un certo modo significa solo esprimere chi sono. Tanti pensano di essere di fronte a una ribelle o, peggio, a una persona maleducata o arrabbiata. Ma non vuol dire nulla».
Ritrovare la propria identità
Quando Anna Lou era solo una ragazzina, ha iniziato a fare a botte con l’immagine di sé riflessa nello specchio. «Da piccola, alle medie, mi vergognavo troppo del mio corpo» rivela. Quando lei andava alle scuole medie, in quell’immagine riflessa vedeva altro. Oltre ad aver sofferto di dismorfia veniva anche bullizzata. Ha dovuto avere molta forza e coraggio per uscirne.
Ne ha sofferto anche quando difese suo padre, in un periodo in cui si accusava Morgan di omofobia (e alla vigilia di quello che sarebbe poi diventato uno storico sfratto a X Factor 2023), affermando che le esternazioni discriminatorie pronunciate dal papà a un concerto non erano giustificabili.
«Io sono un membro della comunità LGBTQIA+ e so cosa vuol dire essere discriminati per certe cose. Non ce l’ho con lui, non gli ho detto nulla perché so che è più che altro un intercalare, però so che non va giustificato. Le persone ci soffrono. Sono parole dure, che le persone hanno sentito mentre subivano violenze».
Per sfuggire alle classificazioni riduttive, ha sempre tenuto un basso profilo. Purtroppo molta gente vorrebbe i figli d’arte vuoti e spenti, pronti solo ad aggrapparsi all’eredità dei genitori per far parlare di sé, mentre Anna Lou vuole essere semplicemente Anna Lou.
Il talent show della rivalsa
Sul palco di Ballando con le stelle si è messa alla prova come ballerina, cercando di superare le critiche dei giudici (Selvaggia Lucarelli, Guillermo Mariotto, Ivan Zazzaroni, Fabio Canino e Carolyn Smith) e i commenti del pubblico. Che spesso, di riflesso, hanno associato il lavoro e la presenza social di Anna Lou Castoldi a quelle, non poco controverse, di suo padre Morgan. Come ha raccontato in diverse interviste, più che è essere una nepo-baby Anna Lou è una ragazza in cerca di se stessa: nella sua breve ma nutrita carriera ha lavorato come rider e come manovale, dipingendo case e aiutando con i traslochi. Con l’esperienza nel programma, tra i più amati del palinsesto invernale del sabato sera, punta a farsi conoscere senza sovrastrutture. Le auguriamo “in bocca al lupo”.